PRIMA SQUADRA
Galli: “Vlahovic vale Haaland, al City farebbe 50 gol. Ecco cosa ha più di Lautaro…”
L’ex portiere Giovanni Galli, a Tuttosport, ha elogiato Dusan Vlahovic in vista del Derby d’Italia di stasera. Le sue parole.
VLAHOVIC: “Ho un debole per Dusan. Lo conosco bene dai tempi di Firenze, è straordinario. Vlahovic ha tutto: fame, fisico, velocità e un sinistro che fa male. Quando calcia in porta, infatti, per un portiere non è di facile lettura il suo tiro. E poi il serbo è forte anche di testa. Ora sta bene fisicamente ed è finalmente tornato a essere il giocatore della Fiorentina. Messi da parte gli acciacchi e la pubalgia che l’hanno tormentato per un anno, sta venendo fuori alla grande per quello che è: un campione”.
DOVE ARRIVERA’: “Forse potrà sembrarle una provocazione, ma per me non lo è poi così tanto: se fossi in Guardiola e mi dicessero ‘faresti lo scambio tra Vlahovic e Haaland’ io lo farei tranquillamente. Dusan non ha niente da invidiare al norvegese. Alla Juve deve sfruttare le poche occasioni che gli capitano; perché i bianconeri non sono una squadra che non macina gioco come il City che ha 10 occasioni a partita. Eppure Vlahovic è già a quota 12 gol nonostante tutto. Mi piacerebbe vederlo in una squadra più offensiva. Se fosse al Manchester City, farebbe anche lui 50 gol a stagione come Haaland. Ne sono certo”.
COSA HA PIU’ DI LAUTARO: “Dusan ha quel sinistro malandrino che lo rende mortifero anche dalla distanza. Soprattutto sulle punizioni, dove spesso e volentieri fa male ai portieri avversari. Ha più potenza, ma deve migliorare col destro. Considerata l’età Vlahovic ha tutto per essere un top player come lo è già Lautaro”.
SZCZESNY: “Il polacco è tra i primi 5 portieri al mondo. Ha una grande struttura fisica che, come si dice in gergo, lo rende una figura in porta. Nell’arco di un campionato ti dà molti punti”.
MATCH SCUDETTO: “La Juve non ha la distrazione delle coppe europee e questo in primavera può rivelarsi un vantaggio. La Champions, infatti, è una competizione che porta via tante energie fisiche e mentali tra una gara e l’altra. Ecco perché alla Juve potrebbe anche andar bene un pari tutto sommato; mentre una vittoria dei nerazzurri rappresenterebbe una spallata importante al campionato”.