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Federico Chiesa al Liverpool, avvio di stagione difficile dopo l’addio alla Juventus: i numeri

Federico Chiesa al Liverpool: un ambientamento difficile dopo l’addio alla Juventus

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L’estate scorsa ha segnato la fine dell’avventura di Federico Chiesa alla Juventus. Il talentuoso attaccante italiano, classe 1997, è stato ceduto a titolo definitivo al Liverpool, dopo un periodo complicato in cui era finito ai margini della rosa bianconera. La decisione è arrivata dopo un Europeo sottotono, in cui Chiesa non è riuscito a ritrovare la brillantezza che lo aveva contraddistinto in passato. Successivamente, ha trascorso i mesi estivi allenandosi a parte, in attesa del trasferimento.

Con il suo passaggio al Liverpool, Chiesa ha lasciato la Serie A per tentare l’avventura in Premier League, sotto la guida di Arne Slot, tecnico che ha conquistato la panchina dei Reds dopo il successo in Eredivisie con il Feyenoord. Tuttavia, l’adattamento dell’ex Fiorentina al calcio inglese non è stato facile. Finora, la sua esperienza con il club di Anfield non ha rispettato le aspettative iniziali.

I numeri di Chiesa al Liverpool

Ad oggi, Federico Chiesa ha collezionato 3 presenze con il Liverpool, ma nessuna di queste da titolare. Il talento italiano ha accumulato un totale di 78 minuti in campo, senza però riuscire a segnare alcun gol. L’unico contributo significativo che ha offerto ai Reds è stato un assist, dimostrando comunque il suo potenziale in fase offensiva.

Questi numeri sottolineano le difficoltà incontrate da Chiesa nell’ambientarsi al nuovo sistema di gioco, molto diverso da quello a cui era abituato in Italia. Anche il ritmo della Premier League, notoriamente più intenso e fisico, sembra aver complicato il suo inserimento in squadra.

Le ragioni di un inizio complicato

Ci sono diversi fattori che potrebbero spiegare il complicato inizio di Federico Chiesa al Liverpool. In primo luogo, il periodo di inattività prima del trasferimento non ha certo giovato alla sua condizione fisica. Essersi allenato a parte per diversi mesi, senza essere integrato in un gruppo, può aver rallentato il suo recupero della forma ottimale.

In secondo luogo, il contesto tattico della squadra di Arne Slot richiede un lavoro intenso sia in fase offensiva che difensiva, un aspetto che potrebbe non essere ancora nelle corde di Chiesa, abituato a un ruolo più libero e creativo durante la sua esperienza alla Juventus. Il tecnico olandese è noto per il suo calcio dinamico e fisicamente impegnativo, e potrebbe essere necessario del tempo affinché il giocatore italiano trovi la giusta sintonia con il gruppo.

Le prospettive future

Nonostante l’inizio poco brillante, Federico Chiesa ha tutte le carte in regola per emergere nel Liverpool. Con la sua velocità, tecnica e capacità di saltare l’uomo, rappresenta comunque una risorsa preziosa per i Reds. L’incremento dei minuti giocati e la fiducia del tecnico saranno fondamentali per consentirgli di recuperare la brillantezza vista negli anni in Serie A e con la nazionale italiana.

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