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Fagioli, il retroscena sul caso scommesse: la polizia si presenta a casa sua il giorno dopo del -10 alla Juve
Nicolò Fagioli è diventato il personaggio chiave dal punto di vista sportivo dell’inchiesta sul caos scommesse. La procura torinese è infatti arrivata a Fagioli poiché stava già indagando su un giro di scommesse clandestine e proprio analizzando i movimenti di un indagato chiave di questa operazione sono emersi i contatti con il centrocampista bianconero.
In particolare è stato un incontro fra il calciatore e questo soggetto in un noto bar di Torino a far scattare l’allarme della polizia che si è recata a casa sua per chiarire la sua posizione.
La cosa che più incuriosisce, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, è la data della visita della polizia a casa Fagioli. Erano giorni complicatissimi per lui (operato alla spalla e con la stagione sportiva finita) e per la Juventus. Il club bianconero lo scorso 22 maggio a poche ore dall’inizio di una partita decisiva per l’eventuale qualificazione in Champions prima riceve la conferma della sentenza con penalizzazione di 10 punti in classifica e poi crolla per 4-1 sul campo del Castellani di Empoli. Il giorno dopo la visita della polizia a casa di Fagioli che diede l’inizio a tutta l’indagine sul calcio, con la confessione “ho scommesso” e la consegna di tutti i dispositivi elettronici che hanno allargato il giro d’inchiesta.