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Juventus, Fagioli dal documentario “Fragile”: “Non giocavo per soldi. Ecco la puntata più alta”

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Fagioli

La Juventus, che punta a tornare ad essere competitiva in Italia e in Europa, ha fatto il suo esordio nella 81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Juventus Creator Lab ha presentato “Fragile”, il documentario che racconto l’ultima stagione di Nicolò Fagioli. Quella del centrocampista è una storia dal carattere universale, la storia di un ragazzo che realizza il suo sogno, che inciampa e che intraprende un percorso per rialzarsi e diventare un modello di riferimento per tutti coloro che vivono momenti di difficoltà.

Ecco un estratto di Fagioli tratto proprio dal documentario: “All’inizio io non giocavo per vincere soldi, non avevo bisogno di soldi. Giocavo per l’adrenalina che mi dava, questo era il problema principale. Facevo anche 12/13 ore attaccato al telefono e passavano come fossero 2 o 3 ore, non te ne accorgevi proprio che il tempo passava così veloce. La puntata più alta che ho fatto è stata di 10mila euro una volta. Non era tanto la puntata ma la frequenza. Mi avevano scritto “Ti spezziamo le gambe prima che vai a Siviglia, non giocherai quella partita lì”. Non potevo nemmeno dire chi mi minacciava o sapere cosa dovevo fare e con chi. E’ brutto essere minacciati da persone che nemmeno sai chi sono”.

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