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Esclusione Conference, parla l’eurodeputato Gozi: “Ceferin si è vendicato per la Superlega. Ecco quanto pagherà subito la Juve…”

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sandro gozi

L’eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo ed ex sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni, nonché grande tifoso bianconero, Sandro Gozi, è stato intervistato in esclusiva dai colleghi di Tuttojuve per commentare la decisione della UEFA di escludere la Juventus dalla prossima edizione della Conference League.

Di seguito riportate le sue parole.

Il suo pensiero: “Innanzitutto, bene chiarire l’entità della sanzione: si tratta di 2 milioni, a cui si aggiungono 70000 € per questioni burocratiche, da pagare subito. Il resto è dilazionato e sotto forma di minori pagamenti nelle competizioni europee. Quindi parte della stampa – la solita, quella milanese, senza sorprese – ha sparato a vanvera, ingigantendo ad arte l’impatto finanziario. Poi per me è evidente: la UEFA voleva vendicarsi contro la Juventus per la vicenda Superleague. Del resto, il presidente Ceferin, nel silenzio complice e vergognoso di molti, lo aveva detto chiaramente e più volte. E i suoi emissari lo avevano più volte ripetuto in Italia. Quindi tutto come da programma direi. Questo non toglie dal tavolo nessuno dei grossi problemi del calcio europeo, che l’UEFA non sta affrontando”.

Sanzione uguale anche in caso di Champions: “Si, per le ragioni sopra esposte. A Nyon avevano bisogno di accanirsi contro la Juventus. E i due pesi e due misure nelle decisioni UEFA, a seconda delle convenienze del momento e dell’interessato, sono ormai un grande classico”.

Sulla scelta della Juve di accettare la sentenza: “La Società ha agito in modo molto pragmatico, anche perché alcuni errori di gestione finanziaria sono stati effettivamente compiuti. Un grande club come la Juventus, a 100 anni di inizio di gestione della famiglia Agnelli, voleva e doveva voltare pagina, pur riaffermando sul principio le proprie giuste e corrette posizioni. Ha optato così per un vero e proprio patteggiamento, molto oculato. Poi, vorrei ricordare che fintantoché non applichiamo i principi del diritto UE, anche i ricorsi rimangono nel sistema arbitrale e privato di diritto svizzero. E l’esperienza ha mostrato più volte che quel sistema non dà certo le stesse garanzie del sistema giudiziario UE, per usare un understatement. Con questa decisione della società – che capisco bene possa non piacere a parte della tifoseria – iniziamo la nuova stagione senza alcuna pendenza e torniamo a poterci concentrare sulla cosa più importante è su cui siamo i più forti da sempre: vincere sul campo: abbiamo vinto 38 scudetti e ci siamo qualificati in Champions anche quest’anno. Sosteniamo quindi la proprietà anche in questo passaggio difficile e per alcuni discutibile, esigendo allo stesso tempo l’avvio di un vero nuovo ciclo di vittorie. È quello che si merita il popolo bianconero”.

Su Agnelli e Perez: “Io spero che Andrea Agnelli e Florentino Perez proseguano la loro iniziativa, tenendo conto anche delle criticità di merito e di comunicazione del primo tentativo. E che altri oltre a loro avranno il coraggio di guardare in faccia la realtà: senza riforme, il calcio europeo non ha futuro. E per questo, spero continuino ad impegnarsi in Europa, e non in altre parti del mondo”.

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