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Eredità Agnelli, accolto ricorso di Elkann e Ferrero: il Riesame restituisce parte delle carte sequestrate

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ferrero elkann scanavino

Secondo quanto riferisce La Repubblica, il tribunale del Riesame di Torino ha annullato in parte i sequestri dell’8 febbraio legato all’eredità di Gianni Agnelli, accogliendo  il ricorso della difesa di John Elkann e Gianluca Ferrero.

“Siamo ovviamente soddisfatti perché è stato affermato un principio giuridico del quale eravamo molto convinti. Il tribunale ha accolto quasi integralmente il nostro ricorso, disponendo la restituzione della quasi totalità del materiale sequestrato”, hanno commentato gli avvocati Paolo Siniscalchi, Marco Re e Federico Cecconi.

Gran parte dei documenti sequestrati nel blitz della guardia di finanza dell’8 febbraio vanno quindi restituiti agli indagati accusati di “dichiarazione fraudolenta”. I legali di Ferrero, Marco Ferrero e Paolo Davico Bonino hanno espresso “soddisfazione per il dispositivo del Tribunale di Torino, che ha riconosciuto le nostre ragioni su un principio di garanzia del cittadino, tanto più valido quando si tratti di uno stimato professionista vincolato e protetto per legge dal segreto professionale”.

Resta “valido”, invece, il sequestro di atti e documenti sulla residenza in Svizzera della vedova dell’Avvocato, che i pm Giulia Marchetti, Mario Bendoni e l’aggiunto Marco Gianoglio ipotizzano fittizia e costituisce l’architrave dell’indagine. C’è l’ok dei giudici a indagare su 8 dei 14 documenti originali cercati su cui l’accusa adombrava il sospetto di firme apocrife, tra cui il testamento del 12 agosto 2011 e le aggiunte testamentarie del 2012 e del 2014 redatte dal notaio svizzero indagato Urs Von Gruenigen, i contratti di locazione della villa in collina a Torino, del comodato dell’attico a Roma, della tenuta di Villar Perosa, oltre a un contratto di lavoro. E ancora altri beni e faldoni rigorosamente relativi a Donna Marella trovati dalla guardia di Finanza. 

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