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Enzo Raiola: “Donnarumma non se l’è sentita di andare alla Juve”

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Donnarumma psg

Enzo Raiola, agente di Gianluigi Donnarumma, ospite di DAZN, ha parlato dell’addio del portiere al Milan e del mancato approdo alla Juventus. Le sue dichiarazioni: “I percorsi dei giocatori sono un po’ legati al suo livello. Lui a 17-18 anni aveva i migliori club al mondo che lo volevano, tutti. E il Milan non era tra i migliori. Noi come agenti avevamo il dovere di dire al calciatore che deve essere premiato quando hai dietro società come il Real Madrid. Nonostante aver assistito a un appuntamento nella sala trofei dei Blancos, ha deciso di dare un’altra possibilità al Milan, sperando che poi negli anni sarebbe tornato quello che era stato in passato. Questo poi non è successo, tranne l’ultimo anno quando i rossoneri si sono qualificati per la Champions all’ultima giornata. Se avete le immagini di quel match vi renderete conto che lui era quello che stava peggio, perché sapeva che era l’ultimo giorno con la maglia del Milan”.

Com’è andato quel mercato del suo addio? “Non l’avevamo fatto, Mino spiegava al Milan che non lo avrebbe mai portato a zero, noi eravamo indirizzati dal lasciarlo lì con la Champions, anche se c’era la paura di appiattirlo. Con Ibrahimovic aveva avuto uno scatto, lo martellava, una mattina lo svegliò due ore prima per farlo allenare. Comunque, c’era la Juventus interessata, però quando ci comunicarono che non lo volevano più, andammo da Al-Khelaifi e lui chiese: ‘Ma è libero?’. Alzò il telefono, chiamò Leonardo e da lì partì la trattativa”.

Perché via dal Milan? “Per fare una chiacchierata, per capire se volevano portare avanti il discorso con la Juventus. C’è sempre stata questa cosa di aspettare, di non preoccuparsi, però la proprietà penso disse che non voleva più aspettarci e puntarono su Maignan che faceva parte dello stesso gruppo del presidente. Per me è stata una forzatura”.

Il mancato passaggio alla Juve è dipeso più da Donnarumma o dal Milan? “Non se l’è sentita di rimanere in Italia”.

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