PRIMA SQUADRA
I due volti nuovi della Juve: l’analisi tattica
I “nuovi“, Vlahovic e Zakaria hanno risposto presente, dando linfa nuova e soprattutto consapevolezza alla squadra. La Juve ha dato l’impressione, aldilà del risultato finale archiviato facilmente, e considerando le diverse defezioni del Verona, di poter far male: gol e azioni da gol che son mancati in questa prima parte di stagione. Vlahovic ha dato profondità e ha aperto gli spazi, il secondo gol con inserimento di Zakaria ne è una prova, quest’ultimo inoltre ha portato fisicità e gamba in un reparto dove caratteristiche del genere son quasi imprescindibili.
Schierarsi con una “vera” prima punta ha fatto si che Morata potesse esprimersi al meglio sulla corsia esterna, giocando non più spalle alla porta ma guardando la porta, rendendosi sempre pericoloso in fase offensiva, suo l’assist del secondo gol, ma anche aiutando De Sciglio in fase difensiva. Adesso è ampia la rosa a disposizione di mister Allegri, con Cuadrado e McKennie partiti addirittura dalla panchina, Locatelli out per squalifica, Bonucci ancora non al meglio e Bernardeschi ancora fuori, le rotazioni possono diventar tante e soprattutto di qualità.
A tal proposito si potrebbe lanciare una provocazione. Il tridente di ieri per come si è espresso diventa difficile separarlo nei tre, quindi è possibile secondo voi “azzardare” Cuadrado basso a destra nei quattro di difesa e dirottare Danilo, sempre affidabile e puntuale nelle prestazioni, visto la condizione “non ottimale” di Alex Sandro a sinistra? Avremmo cosi un terzino di spinta a destra e uno più di contenimento a sinistra. Come seconda ipotesi invece sarebbe meglio lasciare il Colombiano come arma in grado di cambiare le partite a gara in corso e farlo entrare nelle rotazioni del reparto offensivo?