CALCIOMERCATO
Albanese – Juventus, il caso Douglas Luiz: è protesta pura! Ritiene di essere stato trattato male
Douglas Luiz non si è presentato al ritiro: la Juve lo scarica, la Premier lo aspetta

Il caso Douglas Luiz: una rottura annunciata
Non si è presentato al raduno. E non per infortunio. Douglas Luiz ha deciso di alzare la voce — o meglio, di alzare il livello del messaggio. Un’assenza rumorosa, simbolo di una frattura profonda con la Juventus, che segna la fine di un rapporto mai realmente sbocciato.
Una protesta silenziosa ma potente
Come raccontato da Giovanni Albanese su Sportitalia, il gesto del brasiliano è chiaro: non si tratta di malattia, né di strategia contrattuale. È protesta pura. La Juventus lo ha messo ai margini del nuovo progetto tecnico targato Igor Tudor e lui ha risposto con un “no show” rumoroso.
Il peso degli errori societari
Douglas Luiz è il secondo più pagato della rosa bianconera. Un ingaggio pesante, poco giustificato dalle sue prestazioni e dal suo ruolo nel progetto. La dirigenza ora vuole liberarsene: qualunque destinazione andrà bene, purché tolga il disturbo. La situazione si inserisce nel lungo elenco di scelte discutibili operate dalla Juve negli ultimi anni.
Premier League nel destino?
L’entourage del giocatore ha fatto sapere che Douglas Luiz tornerà a Torino nei prossimi giorni, ma solo per formalizzare l’addio. Tutto lascia pensare a un ritorno in Premier League, campionato che lo aveva lanciato ad alti livelli. Il mercato è pronto a riaccoglierlo, mentre la Juve saluta uno dei casi più spinosi di questo inizio stagione.
Tra emozione e potere: il nuovo calcio che cambia le regole
Un tempo sarebbe stato impensabile che un giocatore potesse agire in modo così netto. Ma i tempi sono cambiati. I giocatori — e i loro agenti — hanno assunto un potere prima inimmaginabile. Douglas Luiz è solo l’ultima dimostrazione di come, oggi, la volontà individuale possa sovvertire le strategie societarie.
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