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D’Amico (ag. Fagioli): “Nicolò tiene alla Juve. La società sta lavorando bene a livello giovanile…”

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L’agente di Nicolò Fagioli, Andrea D’Amico, ha parlato del suo assistito e della Juventus ai microfoni di Tuttosport.

Sul gol al Lecce: “Quella partita è stata un po’ come un segno del destino. Sembrava che Nicolò dovesse giocare dall’inizio, poi Allegri ha cambiato idea, ma quando è uscito McKennie lui è entrato e ha tirato fuori quella magia che, cosa importante, ha coinciso con la vittoria“.

Sullo spazio di Fagioli in bianconero: “Quando un giovane fa parte di un organico così importante ogni momento può essere buono, in altri può esserci meno spazio. L’importante è ottimizzare ogni occasione. Già far parte di un organico così è importante, è chiaro che poi quando l’allenatore ti dà fiducia devi giocarti le tue carte bene”

Le proprie carte: “Se le è giocate benissimo. Ha 22 anni e con tutti i campioni che ci sono nella Juve non è facile ritagliarsi un posto con continuità come ha fatto lui da quella partita a Lecce in poi. Quel gol è stato l’inizio. Con avversari di grande livello, Paris Saint-Germain, Inter, Lazio, ha mostrato di avere non solo qualità tecniche, ma anche personalità. Ricordo che a San Siro contro l’Inter in campionato per esempio ha fatto una partita anche di grande quantità, oltre che di qualità. Domenica ero a Bologna dove ha fatto tre o quattro ruoli, giocando la prima mezzora quasi da punta e sfiorando il gol: la duttilità è un valore aggiunto. L’intelligenza di un grande giocatore è anche adattarsi alle esigenze della squadra e alla visione dell’allenatore e Nicolò può giocare in più posizioni“.

Lavoro sui giovani: “La Juve ha lavorato molto bene a livello giovanile, è chiaro che poi per il salto occorre la personalità oltre a tecnica e qualità fisiche. E’ stato fatto un lavoro profondo che ha portato a valorizzare questi giovani talenti in un anno molto difficile dal punto di vista psicologico. E, un po’ come successe nel 2006 con Marchisio, Giovinco, De Ceglie e altri, sono venuti fuori i giovani“.

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