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Curva Nord dell’Inter sotto inchiesta della Digos: “Gestione criminale della curva”

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Curva Nord

La Curva Nord dell’Inter finisce nel mirino della Digos: si tratterebbe di una “gestione criminale” della curva, diretta da un gruppo ristretto, composto da otto persone. Il Fatto Quotidiano ne parla partendo da un’associazione, We are Milan, nata per organizzare eventi benefici, ma che in realtà è solo una facciata legale dove inserire nel consiglio due europarlamentari come Carlo Fidanza (Fratelli d’Italia) e Silvia Sardone (Lega) e parlare con i vertici della società nerazzurra, non potendo essa, per legge, interloquire con gli ultras.

L’associazione sembra essere in piena disponibilità del direttivo della Curva Nord, la quale, secondo la Digos, usa anche per raccolte fondi e quindi investire del denaro di dubbia provenienza o ottenere misure alternative agli ultras finiti agli arresti. Essa pare sia, secondo il pubblico ministero, un’associazione a delinquere in piena regola.

La Digos sostiene che quello di tale organizzazione sia un modo di rapportarsi con l’Inter, con richieste avanzate che seguono «una logica di stampo mafioso» con «tentativi di intimidazione finalizzati al raggiungimento di illeciti scopi». Stando a quanto riportato dal Fatto Quotidiano, l’inchiesta della procura di Milano è aperta.

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