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Cosa c’è sotto l’albero bianconero? Tre possibili regali di mercato. Priorità centrocampo, poi fasce e attacco

La Juve studia le mosse per gennaio: un centrocampista come priorità, un nuovo centravanti e un esterno tra le idee sotto l’albero bianconero.

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La Juventus si prepara a un gennaio senza rivoluzioni ma con l’obiettivo di aggiungere qualità, equilibrio e profondità alla rosa. La cura Spalletti ha ridato compattezza e identità alla squadra, e proprio per questo la dirigenza vuole sfruttare il momento positivo per inserire i tasselli giusti. Il mercato invernale, con i paletti UEFA sempre presenti, sarà un gioco di equilibri: ogni entrata dovrà essere ponderata, ogni uscita valutata con attenzione. Ma sotto l’albero bianconero potrebbero comunque arrivare regali importanti.

Centrocampo: il regalo più atteso

Il pacco più grande, quello che tutti aspettano di scartare, è il centrocampista. Spalletti lo ha indicato fin dal primo giorno come la priorità assoluta per completare la squadra. Koopmeiners continua a essere utilizzato come jolly difensivo, McKennie viene adattato anche in fascia, mentre Locatelli e Khephren Thuram restano gli intoccabili che macinano minuti e responsabilità.

Il nome che scalda di più è sempre quello di Davide Frattesi, ma i costi elevati e gli incastri con l’Inter rendono l’operazione complicata. Più percorribili altre piste: Hjulmand, vero pallino per l’estate, oppure profili internazionali come Schlager, Timber e Hojbjerg, tutti giocatori in grado di portare fisicità, ordine e leadership. La Juventus ragiona su gennaio, ma anche su giugno: l’idea è bloccare ora le occasioni che potrebbero diventare decisive più avanti.

Fasce: movimenti solo se arriva un’uscita

Sulle corsie laterali il mercato dipende dalle cessioni. L’eventuale addio di Joao Mario potrebbe aprire spazio a un rinforzo sulla destra, dove manca un titolare fisso e Kalulu viene spesso adattato. Le idee spaziano da soluzioni giovani e sostenibili come Norton-Cuffy a profili più strutturati, ma tutto dipenderà dalle risorse liberate.

Attacco: tra emergenza e opportunità

L’infortunio di Dusan Vlahovic, fuori fino a marzo, ha riacceso le riflessioni sul reparto offensivo. Alla Continassa non viene esclusa l’idea di inserire un centravanti con caratteristiche simili al serbo, un vero “doppione” per non snaturare il sistema di Spalletti. Anche perché il futuro di Vlahovic resta un tema aperto: al rientro potrebbe iniziare a guardarsi intorno in vista della scadenza.

Parallelamente, la Juventus vuole continuare a valorizzare Openda e David, senza rinunciare alla possibilità di cogliere un’occasione last minute. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra presente e futuro, senza appesantire il monte ingaggi.

Un vice Yildiz: la sorpresa sotto l’albero

Tra le idee più intriganti c’è quella di inserire un vice Yildiz, un esterno offensivo giovane, destro naturale, capace di far rifiatare il talento turco senza abbassare il livello tecnico. Non un nome affermato, ma una scommessa coerente con la filosofia di gennaio: cogliere opportunità, non fare investimenti pesanti.

Una Juve pronta a colpire, senza fuochi d’artificio

La Juventus si muove su più tavoli: centrocampo subito, attacco se si apre lo spiraglio giusto, fasce solo in caso di uscite. Nessuna rivoluzione, ma la volontà di crescere ancora.
Sotto l’albero bianconero non ci saranno botti di Capodanno, ma regali utili, scelti con cura, per rendere la squadra più solida e competitiva nella seconda parte di stagione.

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