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Conte: “La Juve? Ringrazio Baldini che mi disse di propormi ad Agnelli. Poi…”

Antonio Conte a cuore aperto su Sky Sport: “Vi racconto come sono diventato allenatore della Juventus”

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borriello conte

Intervenuto come protagonista del nuovo episodio di “Buffa Talks” su Sky Sport, Antonio Conte – oggi tecnico del Napoli – ha ripercorso uno dei momenti più significativi della sua carriera: la chiamata della Juventus nell’estate del 2011. In un dialogo intenso e ricco di aneddoti con Federico Buffa, Conte ha raccontato cosa lo spinse ad accettare quella sfida, come visse i primi giorni alla guida dei bianconeri e quale fu l’approccio che scelse per riportare la squadra ai vertici del calcio italiano.

“La Juventus? Fu una scelta di Agnelli? Dietro c’è una storia particolare perché allenavo il Siena, avevo fatto Bari, Atalanta e ritornato al Siena, chiamato da Perinetti. Raggiungiamo l’obiettivo ma quell’anno c’era Delneri e la Juve non stava andando tanto bene. lo stavo rientrando a casa dal centro sportivo, la racconto perché particolare, mi arriva una telefonata di Silvio Baldini che adesso allena il Pescara. Con Adani erano venuti due settimane prima a vedere un allenamento mio a Siena. Non avevamo grande confidenza ma si era creata con lui e Adani una certa empatia. Mi saluta e senza dirmi nient’altro, mi dice: vuoi andare ad allenare la Juventus? lo rispondo: ‘Si ma cosa c’entra?, lui mi disse: ‘Fai come Guardiola, vai a parlare con Andrea Agnelli e diventi allenatore della Juventus: Il primo pensiero, chiusa la telefonata, pensai è matto in senso buono! Cosa mi ha suggerito? Pensai. Mi aveva però lasciato un tarlo in testa, che pensai: come faccio a raggiungere Agnelli? Andrea e anche Elkann erano due appassionati di calcio, venivano nello spogliatoio quando io giocavo a calcio alla Juve, stavano con noi nello spogliatoio e vivevano il pre-partita. Penso a Giraudo, lo chiamo e gli dico: ‘Dottore, avrei piacere di parlare con Andrea Agnelli, mi piacerebbe salutarlo: Eravamo a fine campionato. Lui mi disse: ‘Guarda Antonio, hanno deciso di confermare l’allenatore. Non ti assicuro niente!

Quindi mi metto l’anima in pace: andiamo in Serie A col Siena, un giorno ero a cena con mia moglie, trovo una telefonata di Giraudo: ‘Ciao Antonio, come stai?, era Andrea Agnelli dal telefono di Giraudo! E mi dice che vorrebbe conoscermi perché è da tanto che non ci vediamo. Ci vediamo a Torino, giocavo col Novara e dopo la gara torno a Torino e vado a casa sua. E lui mi chiede del Siena, mi fa i complimenti per la Serie A. Poi mi dice: ‘Volete comprare qualche giocatore da noi?! E dissi che non eravamo ai livelli, sorridendo. Ma mi fece pensare che non ero nelle idee della Juventus. Stiamo li a parlare 5 ore, poi viene anche sua moglie, ci salutiamo e son venuto a sapere che la moglie gli avevo chiesto chi fossi, lui aveva risposto: ‘Sarà il futuro allenatore della Juventus. Quindi finisce che noi parliamo 5 ore, entro che non sono l’allenatore della Juve, esco che mi dice: ‘il prossimo step è che ti faccio parlare con Marotta! Avevo toccato le corde giuste. Sapevo di cosa aveva bisogno la Juve in quel momento. Se io sono arrivato alla Juventus è per Silvio Baldini! Senza la sua telefonata, non mi sarei mai proposto. A volte succedono cose nella vita che ti cambia il destino, a me la telefonata di Baldini ha cambiato il destino. Altrimenti sarei rimasto a Siena. Invece vado alla Juventus e vinciamo subito e nasce una bellissima storia, per 9 anni consecutivi la Juve domina in Serie A coi primi 3 miei scudetti. Quei tre anni son stati incredibili: abbiamo vinto lo scudetto al primo anno da imbattuti, una cosa difficilissima. II Milan era la favorita con Ibrahimovic e Thiago Silva, Cassano, Robinho, Nesta, Gattuso e Ambrosini. Vinciamo da imbattuti, perdemmo solo la finale di Coppa Italia contro il Napoli e fu una annata in cui mettemmo le basi. lo ho fatto 3 anni e i 102 punti che sono qualcosa di incredibile. Da lì è partito tutto”.

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