PRIMA SQUADRA
Conte: “La Juve è una maratona. Ti logora e ti plasma. Per me era tutto”. Poi spiega i motivi dell’addio
Antonio Conte tra passato e presente: il cuore alla Juve, la testa al Napoli

Nel corso di un’intensa intervista concessa a “Federico Buffa Talks”, il programma di Sky Sport, Antonio Conte si è lasciato andare a una riflessione profonda sul suo legame viscerale con la Juventus e sul doloroso addio ai colori bianconeri. Oggi allenatore del Napoli, l’ex capitano e tecnico juventino ha ripercorso momenti chiave della sua carriera, rivelando emozioni mai sopite e una passione che, nonostante il cambio di panchina, continua a bruciare forte.
MENTALITÀ NUOVA NELLA JUVE DI CONTE: “Abbiamo alzato il livello, riportato l’orgoglio. Non era solo vincere, era cambiare la mentalità. Quando arrivo alla Juve c’è tanto da fare. E la società mi dà fiducia. Mi dice: ‘Fai tu’. E io faccio. Con metodi duri, ma chiari. Alleno ogni dettaglio. Creo pressione. Porto abitudini nuove. Siamo partiti da una squadra slegata. Dopo pochi mesi siamo diventati un blocco. Non c’era spazio per mollare”.
CONTE SPIEGA IL MOTIVO DEL SUO ADDIO ALLA JUVE: “La Juve è una maratona. Ti logora e ti plasma. Per me era tutto: passione, lavoro, missione. Ho dato tutto. Ma quando ho sentito che non potevo più dare, ho fatto un passo indietro. Ho lasciato dopo tre scudetti. Qualcuno non ha capito. Ma io sì: o crescevamo ancora, o ci saremmo fermati. E io non volevo fermarmi. Mai“.
