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CALCIOMERCATO

Juve, il colpo mancato e la guerra silenziosa tra Comolli e Al-Khelaifi

Damien Comolli torna protagonista del mercato: tra affari sfumati, colpi a sorpresa e un nuovo nemico d’eccezione, la storia si arricchisce di un retroscena inatteso

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Tutta l’estate la Juventus ha corteggiato Randal Kolo Muani, attaccante classe ’98 che a Torino aveva lasciato il segno con gol pesanti e prestazioni da leader, contribuendo al ritorno in Champions League. Tifosi ed ambiente bianconero erano rimasti affascinati non solo dal suo rendimento, ma anche dal forte attaccamento mostrato alla maglia. Tutto sembrava indirizzato verso una chiusura positiva, fino al clamoroso colpo di scena dell’ultima notte di mercato.

Quando l’affare con il PSG appariva ormai definito, la Juventus ha improvvisamente virato su Lois Openda del Lipsia. Una trattativa lampo, chiusa da Damien Comolli e soci – nel tempo di un caffè e una sigaretta- . I colleghi de L’Équipe hanno rivelato un retroscena che spiega l’improvvisa sterzata: sarebbero sorti dissidi tra il direttore generale bianconero e Nasser Al-Khelaifi, presidente del club parigino.

Il PSG chiedeva cifre elevate per liberare Kolo Muani. L’ultima proposta bianconera prevedeva un prestito oneroso da 30 milioni, più 10 a stagione legati a bonus Champions; troppo poco per i dirigenti francesi, convinti che la Juve fosse disposta a qualsiasi sacrificio per portare in Piemonte l’attaccante dei sogni. Ma Comolli ha ribaltato il tavolo, con un’operazione da circa 10 milioni in meno rispetto alle pretese dei parigini, chiudendo per Openda.

Morale della favola: Kolo Muani è finito in prestito secco al Tottenham (non di certo alle richieste volute dal PSG), mentre a Torino è arrivato un nuovo centravanti. Ancora una volta, Comolli ha dimostrato che con lui non si scherza.

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