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Chiellini: “Studiate, la vita è imprevedibile. Esperienza USA mi ha aperto la mente. In Italia troppa pressione”

Giorgio Chiellini all’Italian Tech Week di Torino, ha raccontato anche la sua “nuova vita” alla Juventus

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Giorgio Chiellini all’Italian Tech Week di Torino, ha raccontato anche la sua “nuova vita” alla Juventus. Le sue parole riportate da La Stampa: “Mi sento come all’high school. Adesso lavoro da una prospettiva differente, è una grande sfida per me provare a crearmi una nuova posizione nel mondo del calcio, indossando un’altra veste”.

DA BAMBINO: “Ricordo che i miei genitori mi dissero che, se non frequentavo la scuola, allora non mi avrebbero permesso di andare a giocare a calcio. Penso che la mia famiglia sia orgogliosa di me, perché ho finito gli studi. Un consiglio ai ragazzi di oggi? Continuate a studiare perché la vita è imprevedibile, bisogna diversificare, ma soprattutto migliorarsi ogni giorno. Questo vale per tutto, nello sport, nel lavoro, nella vita in generale. Se non fossi diventato calciatore? Forse avrei fatto il dottore”.

NEGLI USA: “Un’esperienza che mi ha aperto la mente, soprattutto nell’ambito del business legato allo sport. La principale differenza con l’Italia è che negli States la partita non è fatta solamente di novanta minuti, ma diventa un evento che dura tutto il giorno per tutta la famiglia. È molto divertente assistere a una partita da loro”.

PRESSIONE: “La pressione qui in Italia è la cosa più difficile da sostenere, tutti i giorni, nella gestione di un gruppo, so che ci vuole un grande lavoro”.

ASCESA COME CALCIATORE: “Quando avevo 25 anni ho trovato persone che mi hanno aiutato ad avere una visione di lungo termine, a non pensare soltanto al domani”.

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