Chi è Diego Lopez, il ds accostato alla Juventus per il post Giuntoli

Con l’addio di Cristiano Giuntoli ormai prossimo all’ufficialità, la Juventus guarda avanti e comincia a pianificare la nuova struttura dirigenziale. Tra i nomi che emergono con forza c’è quello di Diego Lopez, 35enne spagnolo di Valencia, già protagonista di un’ascesa importante nel panorama europeo come direttore sportivo. A rilanciare il suo nome sono stati Fabrizio Romano e Matteo Moretto, due tra le fonti più autorevoli del calciomercato.

Un profilo in rampa di lancio

Diego Lopez ha appena concluso una stagione di grande rilievo al Lens, dove si è distinto per capacità di scouting, valorizzazione dei giovani e operazioni di mercato di alto profilo. Arrivato in Francia nel 2024 dopo un’esperienza al Bordeaux, ha scalato rapidamente le gerarchie interne del club, passando da responsabile dello scouting a direttore sportivo nel giro di pochi mesi.

Il suo colpo più mediatico? La cessione di Abdukodir Khusanov, difensore classe 2004, al Manchester City per ben 40 milioni di euro durante la sessione invernale. Una trattativa condotta con abilità, in un contesto economico non semplice.

Le ragioni dell’addio al Lens

Nonostante il successo, l’avventura di Lopez al Lens si è chiusa dopo solo un anno. Alla base della separazione, una divergenza strategica con il proprietario Joseph Oughourlian, che ha deciso di virare verso un approccio più data-driven nel processo di scouting. Una filosofia che Lopez non condivideva, preferendo un metodo più tradizionale e basato sull’intuito del campo.

Lo stesso Oughourlian, che in Italia è noto anche come patron del Padova Calcio, ha confermato pubblicamente la rottura, senza però rinunciare agli elogi:

“Diego ha fatto un lavoro straordinario. Ha condotto l’affare Khusanov con intelligenza, ma avevamo visioni differenti. Resta un professionista instancabile, che ha rinnovato da cima a fondo il nostro settore scouting.”

Juve, opzione concreta o suggestione?

In orbita Juventus, Lopez potrebbe arrivare in alternativa o in affiancamento a Matteo Tognozzi, in un assetto dirigenziale tutto da definire. Piace in particolare a Damien Comolli, altro nome accostato al nuovo corso bianconero e con cui ha già lavorato in Francia.

In calo invece la candidatura di Frederic Massara, sondato nelle scorse settimane ma non più tra i profili in pole per la successione.