SERIE A
Caso ultras, negli interrogatori di Beretta spuntano regali da Lukaku e rapporti con Marotta e Zanetti

Nuovi dettagli emergono dagli interrogatori di Andrea Beretta, ultrà dell’Inter in carcere per l’omicidio di Antonio Bellocco e ora collaboratore di giustizia. Durante le deposizioni, Beretta ha raccontato ai magistrati di aver ricevuto un orologio in regalo da Romelu Lukaku nel gennaio 2021, anno dello scudetto nerazzurro.
“Lukaku ha fatto fare questi orologi per tutta la squadra, i compagni, lo staff… e uno me l’ha regalato. A me e basta”, ha dichiarato Beretta, come riportato da Il Corriere della Sera. Un rapporto diretto con l’attaccante belga che, secondo le norme sportive, non sarebbe stato consentito, vista la posizione di Beretta, già gravato da Daspo.
Ma le rivelazioni non si fermano qui. Beretta ha parlato anche dei suoi presunti contatti con la dirigenza dell’Inter, facendo riferimento a un appuntamento con Giuseppe Marotta, amministratore delegato del club, per questioni legate ai biglietti e alla gestione della curva. Un incontro che, secondo l’ultrà, sarebbe stato gestito da Matteo Norrito, alias “Chuck”, uno dei leader della tifoseria interista, arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Doppia Curva”.
Beretta ha inoltre citato Javier Zanetti, leggenda dell’Inter e attuale vicepresidente, descrivendolo come “la persona di cui mi fidavo di più a livello umano con cui potevo intrattenere rapporti”. L’ex capitano nerazzurro, secondo le parole di Beretta, avrebbe aiutato la curva nella gestione di coreografie e nella distribuzione di materiale proveniente dal settore giovanile del club.
Le dichiarazioni dell’ultrà gettano nuove ombre sui rapporti tra alcuni membri della dirigenza nerazzurra e il tifo organizzato, anche se le accuse dovranno essere verificate. Nel frattempo, l’Inter, insieme a Milan e Lega Serie A, si è costituita parte civile nell’inchiesta che ha già portato a numerosi arresti nel mondo ultras.
