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Caso Plusvalenze, Ravezzani difende la Juve: “Negli anni altri club se la sono cavata con una scusa, mentre a Torino…”

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Stadio Juventus

Il direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani, tramite il proprio account Twitter ha detto la sua sul caso plusvalenze che ha travolto la Juventus durante l’ultima stagione: “Funziona così. La Juventus produce una serie di plusvalenze molto discutibili (come parecchi altri club, peraltro). La Consob segnala giustamente l’anomalia (è quotata in Borsa e alterare i bilanci è reato grave). Si muove la Procura di Torino anche se competenza sarebbe Milano”.

Torino parte a tappeto con intercettazioni anche ambientali. Un approccio in genere riservato a crimini ben più gravi. Non solo. Qualcuno dalla Procura di Torino fa filtrare a ritmi studiati e regolari intercettazioni che alimentano le tesi dell’accusa. La giustizia sportiva è costretta a muoversi sull’onda dell’indignazione. Poco importa se negli anni numerosi altri club sono ricordi ad operazioni analoghe e se la sono cavata con la scusa che è impossibile dare un valore certo ai calciatori. Le intercettazioni sono considerate prova sufficiente. Altre Procure archiviano su alcune transazioni considerate invece colpevoli a Torino. Nel frattempo è forte il rischio che l’inchiesta venga spostata a Milano. Per andare a sentenza (quale?) ci vorranno anni. Intanto l’opinione pubblica (e la giustizia sportiva) si sono placate”, conclude il giornalista.

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