CALCIOMERCATO
Capello: “Passare da Roma a Juve è più complicato. Prima di rinunciare a Soulè ci penserei bene”
Fabio Capello: “Passare dalla Roma alla Juve è più complicato a livello di aspettative. A Torino vincere è vissuto come un fatto normale”
L’ex tecnico di Juventus e Roma Fabio Capello, ha parlato dei possibili scambi di mercato tra bianconeri e giallorossi in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Il suo intervento:
“Passare dalla Roma alla Juventus è più complicato a livello di aspettative. A Torino vincere è vissuto come un fatto normale. A Roma è cresciuta negli anni la pressione, soprattutto quella delle radio: si passa dall’esaltazione alla depressione molto velocemente in base ai risultati. I migliori colpi Boniek e Emerson. Zibì si trasferì dalla Juve alla Roma nel 1985. Il Puma mi seguì a Torino nell’estate 2004: grande centrocampista, era il mio punto di riferimento in campo. Emerson aveva una straordinaria personalità, era difficile da superare. Mi sarei stupito di vedere Del Piero alla Roma o Totti alla Juve… Qualsiasi altro scambio non mi sorprenderebbe, anche perché i tempi sono cambiati e si accetta più facilmente tutto all’esterno. Sono convinto che Abraham abbia le potenzialità per dare qualcosa in più. Può essere una buona idea, ma dipende da come Thiago Motta vorrà gestire Vlahovic e in generale l’attacco”.
“I rinforzi vanno concordati con l’allenatore – afferma ancora Capello -. Chiesa lo vedrei bene in qualsiasi squadra, è un giocatore che ha cambio di ritmo, uno contro uno e salta l’uomo. Io prediligo i giocatori di qualità e inventiva. E prima di rinunciare a uno come Soulé ci penserei bene. Ma in ogni caso, eviterei di darlo alla Roma o comunque a una squadra italiana. Lo dico perché ci sono passato con Edgar Davids quando allenavo il Milan…Davids non ingranava al Milan, ma che fosse un grande centrocampista era chiaro e lo sapevamo tutti. Proprio per questo volevamo cederlo all’estero e non in Italia. Ma alla fine Davids è andato alla Juventus, ha fatto la differenza e così il rimpianto è stato doppio”.