PRIMA SQUADRA
Calciopoli, la sentenza della Cassazione: “Classifica campionato 2004/2005 non fu alterata”

La Corte Suprema di Cassazione ha emesso una sentenza definitiva riguardante l’inchiesta Calciopoli, stabilendo che non vi sono prove che le frodi sportive accertate abbiano influenzato significativamente l’esito del campionato di Serie A 2004-2005. Questa decisione chiude i contenziosi avviati da Bologna, Brescia e dall’ex presidente rossoblù Francesco Gazzoni Frascara, che avevano richiesto risarcimenti per danni subiti a seguito della retrocessione in Serie B.
Nella sentenza, i giudici hanno evidenziato che la società Victoria 2000, legata a Gazzoni Frascara, non ha presentato elementi sufficienti a confutare le conclusioni precedenti, secondo cui gli episodi di frode sportiva non avevano determinato alterazioni significative nella classifica finale del campionato.
Il Bologna, al termine della stagione 2004-2005, retrocesse in Serie B dopo aver perso uno spareggio contro il Parma, mentre il Brescia scese direttamente di categoria. Entrambi i club sostenevano che le irregolarità emerse con lo scandalo Calciopoli avessero influenzato negativamente la loro posizione in classifica, contribuendo alla retrocessione. Tuttavia, la Cassazione ha confermato che non vi sono evidenze di un impatto determinante delle frodi sportive sull’esito del campionato, respingendo le richieste di risarcimento.
Questa sentenza rappresenta un punto fermo nella lunga vicenda giudiziaria legata a Calciopoli, ribadendo la mancanza di prove concrete sull’alterazione dei risultati sportivi della stagione 2004-2005.
