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Calciomercato Juventus, basta con i prestiti: la cifra spesa è enorme. Il piano della proprietà

Juventus, 173 milioni in prestiti: il futuro passa dalla proprietà. Cosa si è deciso

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giuntoli e dirigenza Juve

Sono ben 173 i milioni di euro che la Juventus ha attualmente impegnato in calciatori arrivati in prestito. Una cifra enorme, che pesa come un macigno sulle prospettive economiche del club, specialmente in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League. Ma non si tratta solo di una questione finanziaria: alla Continassa si ragiona anche sull’impatto che una rosa composta da troppi prestiti ha sull’identità del gruppo, sullo spirito di appartenenza e su quella famosa “ossessione per la vittoria” che ha sempre caratterizzato la Juventus.

Un segnale chiaro è arrivato dalla scelta di Igor Tudor, che nel match contro il Genoa ha schierato una formazione iniziale composta quasi interamente da calciatori di proprietà. Una scelta che non è passata inosservata e che riflette una riflessione più ampia, in corso ai vertici del club.

Naturalmente questo non significa dire addio ai prestiti, pratica quasi obbligata nel contesto economico del calcio italiano attuale. Tuttavia, la direzione è chiara: ridurre sensibilmente il peso di questi elementi nella rosa. L’obiettivo è costruire un gruppo più coeso, con maggiore senso di appartenenza e motivazione, sul modello dell’Inter, che oggi vanta solo 10 milioni in prestiti all’interno della prima squadra. Una lezione che, ironicamente, la stessa Juventus del passato – da Moggi a Marotta – ha saputo insegnare.

Il cambio in panchina, da Thiago Motta a Tudor, ha fatto da catalizzatore a una serie di riflessioni profonde sul lavoro svolto negli ultimi due anni. Cristiano Giuntoli, responsabile dell’area sportiva, è sotto esame come tutti, mentre la proprietà Exor, per voce di John Elkann, è pronta a immettere nuova liquidità: dai 10 fino a 115 milioni di euro. Ma a una condizione ben precisa: che ogni euro venga investito con visione e prudenza, privilegiando calciatori di proprietà in grado di portare valore tecnico e, in prospettiva, anche economico con eventuali plusvalenze.

In questa rinnovata strategia, avrà un ruolo chiave Maurizio Scanavino, amministratore delegato del club, che ha lasciato la presidenza del gruppo editoriale GEDI per dedicarsi a tempo pieno alla Juventus. Una mossa che conferma la volontà di Elkann di rifondare una Juventus vincente anche a livello dirigenziale.

Il futuro bianconero, insomma, riparte da un concetto antico ma sempre attuale: appartenenza, visione, sostenibilità.

Fonte: calciomercato.com

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