CALCIOMERCATO
Tuttosport – Juventus, 124 milioni per gli acquisti: il piano di Comolli sul mercato
Comolli e la nuova Juventus: tra numeri, tagli e strategie di mercato. Il dg punta a coprire il costo delle operazioni in entrata con quelle in uscita

TORINO – Dati alla mano, Damien Comolli si sta imponendo come il volto simbolo della nuova Juventus. Arrivato con la fama di “uomo dei numeri”, l’attuale direttore generale bianconero porta con sé l’esperienza di chi ha abbracciato per primo, in Europa, il metodo Moneyball: un approccio gestionale che privilegia le scelte razionali, basate su statistiche e sostenibilità economica, piuttosto che su colpi di pancia e nomi altisonanti.
La missione è chiara: riportare i conti in ordine e costruire una rosa competitiva senza squilibri di bilancio. Un percorso iniziato già con Cristiano Giuntoli, che ha messo mano agli ingaggi e all’età media del gruppo, e che ora Comolli sembra voler proseguire con ancora più rigore.
Mercato a impatto zero
La parola d’ordine è equilibrio: ogni acquisto deve trovare il suo corrispettivo in uscita. L’idea è quella di uno scambio costante tra esuberi costosi e innesti giovani, con margine di crescita. Un piano ambizioso che richiede doti manageriali, visione tecnica e una buona dose di diplomazia per trattative tutt’altro che semplici.
Il nodo Vlahovic
Il primo grande rompicapo si chiama Dusan Vlahovic. Il serbo pesa a bilancio per ben 43 milioni tra stipendio e ammortamento, e la Juve rischia di perderlo a zero nel 2026 se non si muove in fretta. L’idea è venderlo ora, anche a costo di una cessione al ribasso (25 milioni più i 12 di ingaggio risparmiati), per liberare spazio e risorse utili ad arrivare a Randal Kolo Muani, il cui pacchetto completo costerebbe intorno ai 46 milioni.
Le altre uscite strategiche
Il mercato in uscita potrebbe sbloccare ulteriori margini. Nico Gonzalez ha diversi estimatori (Atletico, Atalanta, Inter, Al-Ahli) e la Juve spera di incassare circa 30 milioni, liberandosi anche del suo ingaggio da 3,6 milioni.
Samuel Mbangula è vicino al Werder Brema per 8 milioni, mentre Douglas Luiz – mai pienamente integrato – potrebbe finire in Premier League (West Ham o Everton), con una formula da 10 milioni subito e riscatto fissato a 30. Il tutto per un possibile risparmio da 45 milioni.
Quanto può spendere la Juve?
Facendo i conti, se tutte queste operazioni andassero in porto, Comolli avrebbe a disposizione circa 124 milioni di euro per rinforzare la squadra di Tudor. Parte di questa somma è già stata destinata a Jonathan David (18 milioni totali tra ingaggio e commissioni). A riferirlo è Tuttosport.
La Juve punta anche a Jadon Sancho, che potrebbe arrivare per 24 milioni. In mediana, il preferito resta Morten Hjulmand, ma i costi fanno tentennare. Più fattibile invece Yves Bissouma, in scadenza col Tottenham, stimato attorno ai 25 milioni.
Per ora è tutto sulla carta, tra formule, cifre e proiezioni. Ma il messaggio è chiaro: la Juventus sta cambiando pelle, con razionalità e ambizione. E Comolli ha in mano la calcolatrice… e il destino della Vecchia Signora.
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