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Bonatti: “Iling può diventare una mezz’ala da 10/12 gol. Ecco perché gli consiglio di rimanere alla Juventus…”

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L’ex tecnico della Juve Primavera, Andrea Bonatti, ai microfoni di tuttojuve.com ha parlato di Samuel Iling-Junior, autore di una grandissima prova nel match di ieri con l’Atalanta: “Mi ritengo molto fortunato ad aver fatto parte del momento di valorizzazione della Primavera e dei suoi giovani talenti, per me questa è stata una enorme soddisfazione. Abbiamo condiviso insieme una piccola parte di carriera, in un’età come questa molto particolare. Per Iling-Junior sono davvero molto felice”.

Può essere importantissimo per il finale di stagione? “Non voglio togliermi dalle responsabilità, ma non posso saperlo. Allegri lo ha schierato titolare in un match così importante, questo significa che ha una grande considerazione di questo ragazzo. Gli allenatori mettono sempre le formazioni per vincere, a me sembra un ottimo segnale di quanta fiducia nutra nei suoi confronti. Deve continuare su questa strada, poi bisogna essere molto orgogliosi del minutaggio di questi giocatori. E stiamo parlando della Juventus, non di una squadra qualsiasi, e questo vuol dire che c’è dietro un lavoro clamoroso”.

10 go nelle sue corde? “Sì. Samuel è un giocatore da 10/12 gol l’anno. E’ un ragazzo che chiude bene il gioco, con competenza, non solo è in grado di rifinire. Ci vuole intelligenza nel completarsi e la sta dimostrando, ora è un calciatore che esprime tutte le potenzialità a tutta fascia. Ma ho un’altra idea a riguardo: può diventare un’ottima mezz’ala, come diceva Allegri, in un 3-5-2 in cui può andare a fare anche il quinto e prendere lo spazio in ampiezza . Lì potrebbe fare ancora qualche gol in più”.

Le sirene inglese iniziano ad incombere su di lui. Gli consigli di restare alla Juventus ancora a lungo? “Con tutto il rispetto per quello che è probabilmente il campionato migliore al mondo, per me poter dire di far parte di Juventus deve essere una cosa elevata e di livello. E’ stimato, ha grandi prospettive, farei più di un pensierino ad andar via se fossi in lui. A prescindere dai risultati stagionali, la Juve è allo stesso livello di Barcellona, Manchester City e Real Madrid”.

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