PRIMA SQUADRA
Avv. Grassani: “Quadro preoccupante per Pogba, già oggi la Juve può sospenderlo. Bonucci può essere risarcito”
A TMW Radio, l’avvocato Mattia Grassani ha parlato della situazioni che stanno tenendo banco in quetse ultime ore in casa Juventus: ovvero Paul Pogba e Leo Bonucci. Ecco il suo parere.
POGBA: “Siamo in una fase embrionale, ogni ora può cambiare gli scenari. Certo è che la presenza nelle urine nel primo campione di tracce di testosterone è qualcosa di allarmante che va immediatamente spiegato. E’ stato sospeso il giocatore cautelarmente, ma è un dato che nel calcio di vertice deve far riflettere. Erano tanti anni che non si avevano top player positivi a queste sostanze. Difficile dire quale sarà la sanzione ma se sarà confermata la positività senza una volontà intenzionale, la sanzione potrebbe essere vicina ai quattro anni. Il quadro è molto preoccupante, serio, grave, certo è che adesso con la sospensione la palla è anche alla Juventus, che potrebbe già oggi sospendere Pogba dall’attività e dalla retribuzione. Potrebbe attendere la conclusione del procedimento, che sarà molto celere. Alla fine potrà decidere se mantenere in piedi il contratto con il francese o risolverlo e nel caso a tutela degli azionisti chiedere un danno, che è tecnico, patrimoniale, d’immagine. Udinese e Bologna potrebbero fare qualcosa, visto che la Juve ha convocato Pogba per queste sfide? Se non ha giocato, il risultato viene comunque omologato, nel caso in cui abbia preso parte alla gara non si può impugnare comunque il risultato perché un solo giocatore positivo non comporta l’irregolarità, visto che il calcio è uno sport di squadra“.
BONUCCI: “E’ vero che è andato in un altro club e ha avuto la possibilità di ricollocarsi, ma per il giocatore il periodo trascorso lontano dalla prima squadra per lui è mobbing e dà diritto al risarcimento. Il lavoro di calciatore è una professione che si basa su lavoro tattico e atletico costante, giornaliero. Se un giocatore viene aggregato a gruppi diversi come quello infortunati e fuori rosa e il giocatore non accetta questa collocazione, ci sono i presupposti per chiedere danni d’immagine e tecnici. E’ un caso simile a quello di Pandev con la Lazio“.