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Avv. Chiacchio a TuttoSport: “Manovra stipendi lecita e usata da tutti”
Avv. Chiacchio a TuttoSport. Il quotidiano torinese ha chiesto il parere dell’Avv. Chiacchio, avvocato con 40 anni di esperienza nell’ambito del Diritto Sportivo, sulle questioni d’attualità in casa bianconera. Riportiamo di seguito l’intervista integrale.
Ci sono state società in Serie C e B difese dal sottoscritto che nel collegio arbitrale hanno ottenuto di non pagare 30 o 45 giorni ai giocatori che non avevano accettato la riduzione dei compensi
Avv. Chiacchio a TuttoSport
Avv. Chiacchio, intervista integrale a TuttoSport
“Io posso rispondere in maniera tecnica, ispirandomi ai principi generali, non ho nessuna intenzione di sovrappormi a chi dovrà difendere la Juventus, colleghi preparatissimi.
Ma se mi si chiede cosa penso, alcune riflessioni vengono naturali. Partiamo delle plusvalenze e poi arriviamo alla manovra stipendi. La mia esperienza sulle plusvalenze è varia e in passato ho difeso il Novara per il passaggio di giocatori con la Juventus, procedimento concluso con il proscioglimento.
Le plusvalenze rappresentano forse la voce più importante per come incidono nel bilancio dei club e su queste operazioni ci sono già state due sentenze che hanno portato all’assoluzione di tutti i club portati in giudizio dalla Procura federale. Per cui…
Veniamo invece alla manovra stipendi, la rinuncia agli emolumenti che hanno inciso sul bilancio: bene, io sono rimasto sorpreso in merito al clamore che c’è stato.
Nelle categorie inferiori tantissimi club per diverse ragioni chiudono accordi con i calciatori per non corrispondere tutte le mensilità davanti ai soggetti preposti, ovvero il sindacato. A volte conviene anche ai tesserati che comprendendo la difficoltà del momento e magari ottengono il prolungamento del contratto in cambio.
Avv. Chiacchio a TuttoSport: “Manovra stipendi è libera trattazione”
E’ una libera trattazione. Questi fatti avvenuti anche nella Juventus sono stati oggetto di valutazioni negative da parte di molti ma in modo infondato: si tratta di attività lecite e diffuse e non illegali dal punto di vista amministrativo. Sia chiaro! In relazione alle scritture private rinvenute occorre valutare se esiste qualcosa di doloso, solo allora la situazione potrebbe cambiare.
Tra l’altro sono stati tantissimi i club che si sono comportati così durante il periodo emergenziale Covid. Ma dico di più. Ci sono state società in Serie C e B difese dal sottoscritto che nel collegio arbitrale hanno ottenuto di non pagare 30 o 45 giorni ai giocatori che non avevano accettato la riduzione dei compensi pur non avendo giocato perché i campionati non si potevano disputare per via della pandemia.” L’ Avv. Chiacchio a TuttoSport continua:
“In teoria la Juventus o un’altra società di massima divisione avrebbe potuto agire in quella sede, invece ha preferito trovare un accordo con i diversi tesserati”.
«La giustizia sportiva non può preoccuparsi di ciò che avviene in ambito di quella ordinaria. In molti casi, come difensore, ho affrontato processi di illeciti amministrativi che poi in via penale hanno avuto una sentenza tanti anni dopo rispetto a quella sportiva. Se si dovesse aspettare la giustizia ordinaria i campionati non potrebbero partire».
Avv. Chiacchio a TuttoSport: “Juve sensibile di indagini perché quotata in borsa”
“Sono soggetti completamente incensurati e perfettamente inseriti nel tessuto economico e sociale (nazionale e internazionale). La società nei cui confronti sono mosse le contestazioni è una delle più importanti in ambito calcistico nazionale e internazionale, quotata in Borsa, quindi ragionevolmente molto attenta e sensibile alle conseguenze di eventuali indagini a suo carico“.
Ieri si è espresso il giudice Calabrò a RBN, come abbiamo riportato in un nostro articolo. Ogni volta che esperti del settore come avvocati e giudici si esprimono, i toni e le previsioni sono totalmente diverse da quelle riportate sui giornali e media vari. Questo dovrebbe far riflettere.