Seguici su

PRIMA SQUADRA

Avv. Capello: “Combine e scommesse sono cose molto diverse. Il comunicato della Juve dice questo…”

Pubblicato

il

figc

L’avvocato Pierfilippo Capello, esperto di giustizia sportiva, parla così del procedimento ordinario che riguarda Fagioli, Tonali e Zaniolo per il caos scommesse, nel corso di una lunga intervista concessa a Sky: “Di fatto oggi è l’unico procedimento aperto, il rischio riguarda le scommesse tramite canali non autorizzati, il reato contestato è di non aver scommesso tramite canali legali. Il rischio qui è basso. Ad oggi la Procura Federale, per quanto risulta, non ha aperto procedimenti nei confronti dei calciatori”.

Si legge di tre anni di squalifica, parliamo di questo rischio?
“Nel momento in cui la Procura Federale ha notizie di reati federali, contatta la Procura di Torino e prima o poi avrà gli atti. Solo in quel momento si apre il procedimento e per natura, la giustizia sportiva è molto più rapida di quella ordinaria. Se il soggetto si dichiara colpevole, può ottenere anche la metà dei tre anni e se c’è una collaborazione proattiva, la punizione può calare ancora”.

Era necessaria la visita a Coverciano della Polizia Giudiziaria di ieri sera?
“Era necessario, la Polizia Giudiziaria fa questo tipo di atti a prescindere che il soggetto sia un calciatore o un cassiere di banca”.

Combine e divieto di scommessa, può spiegarci la differenza?
“La combine è mettersi d’accordo su un determinato risultato, mentre il divieto di scommesse è una regola introdotta dalla federazione perché il calcio è un mondo piccolo, tutti conoscono tutti. Per evitare qualsiasi tipo di sospetto o tentazione, il tesserato della FIGC non può scommettere sul calcio. Italiano? No, in generale. Chi ti dice che il tuo ex allenatore non sia andato ad allenare in Estonia? Se ti piace il brivido gioca a poker o blackjack, mentre sei un calciatore non lo puoi fare”.

Le tempistiche dei procedimenti?
E’ difficile dare una risposta precisa. L’avviso di garanzia che si legge sarebbe stato notificato ai ragazzi non si sa se è quello di fine indagine o di notifica dell’inizio della stessa. I tempi della giustizia ordinaria sono difficili da prevedere, quelli della giustizia sportiva dipendono dall’arrivo degli atti dalla Procura di Torino. La federazione sta spingendo da anni affinché le società si dotino di regolamenti interni, che fa sì che i giocatori siano sempre al corrente di ciò che non devono fare. Il comunicato della Juve di poco fa dice questo”.

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *