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CALCIOMERCATO

Arthur Melo, il CIES lo incorona: è tra i migliori registi fuori dalle Top 5. La Juve osserva… e riflette

Il brasiliano sta vivendo una rinascita totale: numeri da leader, riconoscimento internazionale e un futuro che torna a far discutere.

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Arthur Melo è tornato. Non in Europa, non alla Juventus, ma nel posto più inaspettato: nelle classifiche del CIES, che lo ha inserito tra i migliori cinque registi al mondo che non giocano nei principali campionati europei. Un riconoscimento che ha riacceso i riflettori su un giocatore che molti avevano già archiviato. “Il talento non sparisce, si addormenta.” E Arthur, in Brasile, si è risvegliato. 

La distribuzione da metronomo che ha convinto il CIES

La prima cosa che colpisce è la pulizia tecnica. Arthur tocca più di 70 palloni a partita, distribuisce oltre 53 passaggi e lo fa con una precisione quasi irreale: 94%. È tornato a essere quel regista che detta i tempi, che rallenta e accelera, che fa respirare la squadra. Il dato che ha impressionato il CIES è il 15,4% di possesso palla personale: significa che, quando il Gremio costruisce, il pallone passa quasi sempre dai suoi piedi. Un dominio tecnico che pochi possono vantare.

La sorpresa: Arthur domina anche senza palla

Se la qualità non è mai stata in discussione, la vera novità è la fase difensiva. Arthur sta registrando numeri che non aveva mai mostrato in Europa:
– 7,4 recuperi a partita
– 2,2 contrasti vinti
– 6,2 duelli vinti con un’efficacia del 69%
È un Arthur diverso, più completo, più aggressivo, più continuo. Un centrocampista che non si limita a costruire, ma che partecipa attivamente alla riconquista del pallone.

Il riconoscimento del CIES e il futuro con la Juventus

Il CIES lo ha inserito nella Top 5 dei migliori registi fuori dai Top 5 campionati europei, al quarto posto dietro Atanasov, Banega e… Leandro Paredes, suo ex compagno. Un dettaglio che fa sorridere, ma che racconta quanto Arthur sia tornato competitivo. E ora? Il brasiliano è in prestito al Gremio fino al 2026, ma il suo contratto con la Juventus scade nel 2027. Tradotto: la Juve resta proprietaria del cartellino e, davanti a numeri così, qualcuno a Torino potrebbe iniziare a farsi delle domande. Arthur è davvero un capitolo chiuso? O questa rinascita può riaprire scenari inattesi?

Una rinascita che la Juve non può ignorare

Il CIES ha acceso un faro su Arthur. Il Gremio se lo gode, la Juventus osserva, i tifosi si dividono. Ma una cosa è certa: il brasiliano è tornato a essere un giocatore vero, influente, determinante. E quando un regista torna a brillare così, il mercato — e le idee — possono cambiare molto più velocemente del previsto.

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