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Ardoino (CEO Tether): “Abbiamo la capacità finanziaria per sostenere la Juventus per i prossimi 2000 anni”

“Vorremmo poter aiutare l’attuale dirigenza, chiedendo se sarà poi necessario acquisire una quota maggiore”

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Paolo Ardoino, CEO di Tether Investments, colosso mondiale delle criptovalute diventato socio di minoranza della Juventus qualche giorno fa, ha rilasciato un’intervista al Corriere di Torino. Di seguito le sue dichiarazioni.

L’INGRESSO NELLA JUVE: “E’ un processo che durava da un po’ di tempo, qualche mese, nel quale abbiamo acquistato quote sul mercato: siamo ancora piccolini. Vorremmo poter aiutare l’attuale dirigenza, chiedendo se sarà poi necessario acquisire una quota maggiore. Ma dietro non c’è alcun piano machiavellico. Contatti con John Elkann e Exor? Ci sono stati scambi con la dirigenza e la proprietà , per una valutazione strategica”.

PERCHE’ LA JUVE: “Direi che dietro c’è una serie di fattori, a partire dal tifo: sia io che Giancarlo Devasini siamo tifosi bianconeri. Non siamo un fondo speculativo. E pensiamo che la squadra abbia potenzialità incredibili, del resto la Juve è tra i club più importanti del mondo: ci sembrava doveroso sostenere un’opportunità italiana”.

I PROSSIMI PASSI: “Ci associano alle criptovalute , ma in realtà noi facciamo tante cose e ci stiamo sviluppando tantissimo nelle nuove tecnologie, tra l’altro con un sistema di pagamento, tipo paypal, ma usando la blockchain. E acquisendo una società che sviluppa l’Ai e altre aziende che si occupano di biotech. Ai e biotech diventeranno sempre più importanti nel mondo del calcio, e la Juve ha una formidabile fan base nel mondo: è uno dei brand più conosciuti”.

PROSSIMO SPONSOR? “La Juve è troppo importante, noi entriamo in punta di piedi, perché la tifoseria deve abituarsi alla nostra presenza. Possibile sponsor? Non lo escludo, ma in questo momento non sono a conocscenza dei termini di un eventuale contratto di sponsorizzazione. Di certo non si fa tutto questo per pubblicità: abbiamo chiuso lo scorso anno con 13.7 miliardi di utili, abbiamo la capacità finanziaria per sostenere la squadra per i prossimi 2000 anni”.

VIDEOCLIP SULLA ZEBRA:E’ la riscossa: passare da essere inseguiti a inseguire. La Juve deve tornare dove merita. Sempre per questo ho scritto ‘Make Juve Great Again’. Mi hanno stupito i messaggi di ragazzi che mi dicevano fosse la prima volta che vedevano scrivere e rispondere un azionista su X: ma il mondo va così, velocissimo. E spero che siano gasati perché hanno capito le potenzialità. Vogliamo creare qualcosa di nuovo, grazie alla possibilità di investire in un eccellenza, come la Juve. E noi abbiamo proiezioni incredibili, siamo l’azienda con più profitti per persona, estremamente efficiente, grazie all’evoluzione tecnologica con la quale siamo rimpiazzando sistemi finanziari acquisiti”.

RIVOLUZIONE NEL CALCIO?Il cambiamento spaventa sempre, in ogni campo. Prenda una scuderia di cavalli… Qualsiasi attività tu faccia, anche la più antica o tradizionale, adesso deve fare i conti con il progresso tecnologico”.

I BIG DATA: “Il fiuto di un dirigente servirà sempre, ma aumenterà la possibilità di raccogliere dati enormi, lo scibile umano, mettendolo a disposizione di chi poi dovrà fare delle scelte. Non puoi conoscere tutto”.

THIAGO MOTTA: “Mi dà l’impressione di una persona estremamente capace. Potrebbe fare meglio come tutti, ma è un allenatore con capacità incredibili”.

LA JUVE:Gobbi ce lo dicono soprattutto gli altri: sono uno juventino semplice. L’ultima volta allo stadio? Il 4-4 di San Siro contro l’Inter, la partita più bella che abbia mai visto. Io mi sono emozionato, è una sfida che ha regalato tensione: e poi è più bello quando te la sudi. Il giocatore preferito? Del Piero”.

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