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Andrea Agnelli: quando termina la squalifica e i motivi dello stop

Andrea Agnelli ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza della Juventus nel novembre 2022, insieme all’intero Consiglio di Amministrazione

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Negli ultimi giorni, l’ambiente Juventus è stato animato da numerose voci e speculazioni sul futuro del club bianconero. Tra queste, una delle ipotesi più suggestive riguarda un possibile ritorno di Andrea Agnelli, ex presidente del club. Tuttavia, Exor, la holding che detiene il 65% delle quote della Juventus, ha prontamente smentito tali indiscrezioni.

Le motivazioni della squalifica

Andrea Agnelli ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza della Juventus nel novembre 2022, insieme all’intero Consiglio di Amministrazione del club. La sua squalifica è legata a diverse vicende giudiziarie che hanno coinvolto la società, in particolare al processo sulle plusvalenze fittizie e al falso in bilancio.

Il 20 gennaio 2023, la Corte Federale d’Appello della FIGC ha inflitto ad Agnelli una squalifica di 24 mesi da qualsiasi attività federale, con richiesta di estensione a livello UEFA e FIFA. Il 23 aprile 2023, il Collegio di Garanzia del CONI ha respinto il ricorso presentato dall’ex presidente, confermando il provvedimento.

Successivamente, il 10 luglio 2023, nell’ambito di un altro processo riguardante le manovre stipendi, i rapporti con gli agenti e le partnership con altri club, il Tribunale Federale Nazionale della FIGC ha deciso per un’ulteriore inibizione di 16 mesi. Dopo un nuovo ricorso, il 28 agosto 2023, la Corte Federale d’Appello ha ridotto la pena a 10 mesi.

Quando scade la squalifica?

Sommando i due provvedimenti, Andrea Agnelli sta scontando una squalifica complessiva di 34 mesi, a partire dal 20 gennaio 2023. Di conseguenza, il termine della sua sospensione è fissato per il 20 novembre 2025. A partire da quella data, l’ex presidente bianconero potrà nuovamente ricoprire ruoli nel mondo del calcio, sia a livello nazionale che internazionale.

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