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Allegri in conferenza: “Ringrazio la Juventus. Grande legame con Agnelli. Su Vlahovic…”

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Massimiliano Allegri è stato presentato oggi pomeriggio in conferenza stampa come nuovo allenatore del Milan. Di seguito le sue parole.

MILAN | LA CONFERENZA DI ALLEGRI

 “Mi fa piacere essere qui, iniziamo oggi questa avventura dove cercheremo di toglierci grandi soddisfazioni. Da quando sono arrivato abbiamo cominciato a lavorare insieme con il ds e tutte le componenti della società, bisogna essere un blocco unico per ottenere risultati attraverso la professionalità che dobbiamo avere in un club importante come il Milan. Condividiamo tutti i giorni con il direttore e gli altri membri della società le dinamiche. Oggi ci sarà l’allenamento all’aperto, inizia questa fantastica avventura e sono molto entusiasta. Sono tornato con entusiasmo dove ho trovato tante persone che ho lasciato e tante nuove che per me sono uno stimolo importante, conoscerle ti crea un’attenzione completamente diversa”.


TORNARE PER VINCERE: “Il 5 è un numero fortunato per me, è nata mia figlia che mi ha reso nonno di due nipotini. Non è che in questi 15 anni ho vinto più del Milan… Ho avuto la fortuna di lavorare qui con Berlusconi e Galliani, di vincere grazie alla società e ai giocatori. Poi sono andato alla Juventus e colgo l’occasione per ringraziarla per quegli otto anni, le persone con cui ho lavorato e che mi hanno sostenuto nel quotidiano, il presidente Andrea Agnelli a cui sono legato affettivamente come l’ingegnere John Elkann di cui ho grande stima e rispetto. Io non ho vinto, cerco di mettere i giocatori nelle condizioni di regalare soddisfazioni importanti. Ma questo lo crea la società alla base […]. I primi mesi sono fondamentali per mettere le basi, il 17 agosto abbiamo subito una partita di Coppa Italia“.

A FINE STAGIONE SODDISFATTO SE…  “Cominciamo ad allenarci…. Bisogna iniziare con grande entusiasmo, passione e senso di responsabilità per creare i presupposti per vincere. Il Milan deve tornare a giocare la Champions, a marzo bisogna essere in quelle posizioni lì”.

PERCHÈ IL MILAN: “Il Milan è un club a cui sono molto affezionato, mi ha regalato il primo scudetto. Quando mi è arrivata la telefonata di Tare e Furlani ero entusiasta, abbiamo deciso di iniziare questa avventura insieme e sono molto contento”.

IL MERCATO E LE VOCI SU VLAHOVIC: “Qui c’è il direttore che monitora insieme alla società, io condivido tutti i giorni le opportunità. Le uscite sono state condivise, oggi ho 25 giocatori di cui sono molto contento, tra l’altro oggi tre devono rimanere fuori dall’allenamento perché più di 22 non posso metterne. Le cose devono essere fatte piano piano, il 17 agosto bisogna essere pronti per la prima partita di Coppa Italia che è da dentro-fuori”.

ANCORA SU VLAHOVIC: “Dusan è un giocatore della Juventus, è un ragazzo straordinario che ho visto giovane dalla Fiorentina. Statistiche? Io non sono un amante ma credo ci sia stata solo una stagione in cui non ha vinto il campionato la squadra con la miglior difesa, era la Juve di Sarri”.

QUANTO È CAMBIATO MAX: “15 anni fa avevo i capelli… (ride, ndr). Sono cambiato tanto, è normale che sia così. Sono cambiate le esperienze, io dico che i giovani non sono più o meno bravi degli anziani, è questione di vita e di esperienza, non solo nel calcio. Rispetto al primo Milan sono completamente diverso, tra un mese compirò 58 anni. Tra Cagliari, Milan e Juventus sono stato molto fortunato, al Milan ho imparato tanto e gli otto anni alla Juventus mi hanno insegnato altre cose. Mi porto un bagaglio di esperienza che però dovrò incrementare perché non si finisce mai di imparare e di migliorare. Il mantenimento non esiste, c’è solo il miglioramento o il peggioramento”.

SCUDETTO: “Un proclama che serve soprattutto a voi. Quando parte una stagione tutti dobbiamo avere l’ambizione di ottenere il massimo risultato, poi il campionato non mente. Ogni domenica, ogni giorno bisogna stare là a lavorare per giocare per i tre punti e stare in una posizione di alta classifica. Ma se ne può parlare solo a marzo, fino ad allora bisogna costruire tutto per i mesi finali”.

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