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Allegri a DAZN: “Abbiamo fatto una buona partita, ma dobbiamo crescere. Contento per Yildiz e Vlahovic…”

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Allegri

Dopo la vittoria per 2-1 contro il Frosinone, Max Allegri si presenta ai microfoni di DAZN per parlare della prestazione dei suoi ragazzi. Di seguito riportate le sue dichiarazioni:

Vittoria: “Abbiamo fatto una buona partita, qui aveva vinto solo il Napoli. Sono annate dove nelle squadre funziona tutto bene, non era facile. Ottimo primo tempo, creando molto. Se crei così e il primo tempo finisce 1-0 è normale poi calare nella ripresa. Sul gol subito potevamo fare meglio. Abbiamo avuto una buona reazione, buone occasioni come loro, ma bisogna continuare a lavorare. Sono contento per Yildiz e Dusan, ma così come per tutta la squadra. Un gruppo straordinario, che non si tira mai indietro ed è rimasto sempre lucido e compatto”.

Yildiz: “E’ giovane, ha l’entusiasmo che ci vuole in questi momenti. Anche Iling ha fatto bene, Weah idem, Nicolussi stesso a centrocampo. Bisogna continuare lavorando sui nostri limiti”.

Scudetto: “Se andiamo d’accordo coi giocatori non va bene. Ora siamo a 40, passiamo un Buon Natale e poi prepareremo la gara difficile con la Roma. Salvi no, però vediamo il 7 gennaio quanti punti avremo fatto tra Roma e Salernitana e vedremo la quota Champions”.

Cambi fatti presto: “In quel momento della partita ho tolto i tre perchè Locatelli aveva preso un colpo, Iling era il cambio di Kostic, mentre Yildiz aveva un po’ di campi. Weah l’ho messo dentro dopo perchè ci serviva anche un rischio, ci serviva uno come lui che puntasse e andasse al cross dandoci una mano”.

Vlahovic: “Lo ha rasserenato. Dusan, nonostante le tre partite buone fatte, è stato criticato. Oggi aveva bisogno di rasserenarsi un po’, era una partita dove poteva darci una grossa mano e lo ha fatto al meglio. Sa in cosa deve crescere. Se fa gol è bravo, se non lo fa diventa non bravo. Oggi in panchina si è rasserenato, poi ha giocato una buona partita».

Yildiz titolare: “E’ più grande a livello mentale. Yildiz è il sostituto naturale di Chiesa, Milik non giocava da tanto e non sapevo quanto potesse durare. Se portavo Yildiz in panchina i due davanti dovevano giocatre tutti i 90 minuti”.

Rabbia nel finale: “Sul fallo laterale ci siamo messi a parlare col guardalinee, la palla tornava sempre in gioco poi. Non dovevamo avere un attimo di disattenzione”.

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