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Alberto Costa: “Lavoro per restare e vincere. Con Tudor è cambiato tutto. CR7? Non mi ha chiamato, ma ci spero”

Alberto Costa si confessa: il terzino della Juventus, protagonista al Mondiale per Club, parla della sua crescita, del sogno nazionale e del rapporto con Tudor.

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Dalla panchina al Mondiale per Club da protagonista. Alberto Costa, terzino della Juventus, si è raccontato in una lunga intervista a La Stampa, rivelando tutto il suo percorso di crescita in bianconero. A Torino è arrivato in punta di piedi, ma oggi è uno dei volti più brillanti del club e tra i migliori nel torneo FIFA in corso.

Crescita e lavoro: «Nell’ultimo periodo ho avuto più opportunità e ho lavorato molto duro per farmi trovare pronto quando si sarebbero presentate», ha spiegato Costa. «Ora devo solo continuare così, con la stessa costanza».

L’approccio non è stato semplice: «All’inizio non giocavo, ma tutti qui mi sono stati vicini. In particolare Conceicao, Douglas Luiz e Bremer mi hanno aiutato con la lingua. È un grande gruppo».

Sta studiando italiano: «Lo capisco bene ma parlarlo è più difficile. Con Tudor parliamo anche in inglese». E sulla vita a Torino: «Mi trovo bene, vivo con la mia fidanzata, la città è bellissima».

Da Thiago Motta a Tudor: «Non so perché non giocavo prima, erano solo scelte del tecnico. Ogni allenatore chiede cose diverse, Tudor ha le sue idee e io mi sono adattato».

L’importante è giocare: «Per me la cosa migliore è semplicemente giocare».

I modelli e gli idoli: «Tanti grandi hanno indossato la maglia della Juve, ma se devo scegliere dico Dani Alves. E poi ovviamente Cristiano Ronaldo. Cancelo? È un modello, ma siamo diversi».

Il sogno nazionale e CR7: «Ci siamo sentiti? Magari… No, non mi ha chiamato. Ma spero di continuare così per arrivare in nazionale, è un sogno e un obiettivo».

Lo spirito Juve: «Alla Juventus ho imparato a giocare sempre per vincere. Qui si alza il livello ogni volta che scendi in campo».

La chiamata bianconera: «Quando è arrivata l’offerta, non ho avuto dubbi. Ho detto al mio agente: andiamo!»

Mondiale per Club e ambizioni: «Sì, possiamo vincerlo. Abbiamo fatto due ottime partite. In tornei così basta restare concentrati e giocare gara dopo gara».

Nessuna paura del Real: «Vincere per evitarli? No, non ci penso. Chiunque affronteremo, scenderemo in campo per vincere».

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