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Albanese e il retroscena su Huijsen: “Giuntoli non lo voleva vendere, aveva in mente altro”

Dean Huijsen, il rimpianto della Juve: tra visioni tecniche, scelte di mercato e un futuro al Real Madrid

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Un retroscena che fa discutere, quello svelato da Giovanni Albanese nel suo editoriale su Sportitalia.com, e che mette nuovamente sotto i riflettori le recenti scelte dirigenziali della Juventus. Protagonista: Dean Huijsen, ex promessa bianconera, oggi nuovo difensore del Real Madrid.

«Il Real Madrid qualche settimana fa ha pagato Huijsen 60 milioni: la Juve l’estate scorsa lo aveva ceduto al Bournemouth per 15,2 milioni», scrive Albanese, sottolineando l’incredibile rivalutazione del giovane difensore olandese. Neppure l’inserimento del 10% sulla futura rivendita riesce a colmare il divario. Un confronto impietoso se si guarda, ad esempio, a Kelly, arrivato a Torino dal Newcastle per una cifra significativa ma già messo in discussione.

Dietro l’operazione Huijsen, però, c’è molto più di un semplice errore di valutazione. Come ricorda il giornalista, l’ex direttore tecnico Cristiano Giuntoli aveva un piano: mandare Huijsen in prestito per farlo rientrare come titolare l’anno successivo. Ma le esigenze di mercato e la necessità di fare cassa hanno avuto la meglio.

«Troppo facile parlare solo dell’errore di Giuntoli», osserva Albanese, ricordando anche che lo stesso Giuntoli è stato sollevato dall’incarico da John Elkann per una serie di scelte ritenute inadeguate. Ma il quadro, secondo l’editorialista, è più sfaccettato: «Nessuno dirà mai che Huijsen non avrebbe rinnovato il contratto e avrebbe portato la Juve a non prenderci quasi nulla dalla sua cessione».

Lo scenario attuale vede ora Huijsen pronto a indossare la maglia del Real Madrid, mentre la Juve cerca nuovi equilibri sul mercato, anche attraverso operazioni simili a quelle passate: vendere profili giovani a basso costo di bilancio – come Mbangula o Weah – per generare plusvalenze e finanziare nuovi innesti.

La possibile sfida tra Huijsen e Kelly nel futuro Real Madrid–Juventus al Mondiale per Club promette imbarazzo, ma Albanese invita alla cautela nei giudizi retrospettivi. Le scelte, ricorda, vanno valutate nel tempo, anche alla luce dell’imprevedibilità del calcio.

«Nessun occhio o algoritmo potrà mai garantire per certo gli investimenti o le scelte», conclude Albanese. E il caso Huijsen lo dimostra: il calcio, spesso, è un mix di percezioni, intuizioni e rischi. Alcuni vincenti, altri meno. Ma sempre figli di un contesto che raramente è bianco o nero.

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