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Aké: “Alla Juve c’è una mentalità diversa. Mi auguro di giocare in prima squadra”
Marley Aké ai microfoni di JTV, si è raccontato in una lunga intervista, parlando del suo passato e futuro con giocatore. Di seguito riportate le sue dichiarazioni-
Under 23: “Mi sono sentito subito bene. In campo mi sono sentito subito a mio agio ed è quella la cosa più importante. In campo mi diverto, mi piace quello che faccio Mi sento a mio agio quando gioco, fisicamente sto bene. Qui c’è una mentalità diverse, si gioca e ci si allena diversamente. Quando sono arrivato alla Juve dal Marsiglia era tutto diverso, inizialmente lavoravo con l’Under 19. Poi sono passato alla seconda squadra e dopo un anno ho firmato il primo contratto da professionista esordendo in prima squadra”.
Esordio: “Avrei voluto esordire prima ma è successo quando doveva succedere. Prendo la cosa con filosofia, so che bisogna continuare a lavorare con costanza. Può sembrare facile, ma è come se la tua testa fosse in due posti diversi, bisogna farsi trovare sempre pronti in qualsiasi momento”.
Marsiglia: “C’è molto entusiasmo intorno alla squadra e mi è servito quando sono arrivato qui. So come stare tranquillo in campo, so cosa so fare e cosa invece no. Bisogna sapere qual è il contesto migliore per esprimersi al meglio per non restare delusi”.
Obiettivi: “So quali sono le mie qualità, voglio crescere il più possibile e farmi trovare sempre pronto quando chiamato in causa. Mi auguro di giocare di più in prima squadra per acquisire continuità”.
Differenze tra Italia e Francia: “Gli allenamenti sono più tattici rispetto alla Francia, c’è più rigore mentre lì si gioca di più con la palla. La Serie c e la quarta divisione francese hanno alcuni punti in comune ma sono anche molto diversi dal punto di vista fisico”.
DROGBA – «E’ un idolo in Costa d’Avorio, ho visto il suo documentario dieci volte. E’ esploso molto tardi ma ha avuto tanta perseveranza e continuità. E’ un esempio il modo in cui è diventato tra i più forti attaccanti nella storia del calcio».