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Abdoulaye Dabo: “Spero un giorno di poter giocare con la prima squadra”
Il centrocampista della Juventus U23 Abdoulaye Dabo, arrivato a gennaio, ha parlato così oggi ai microfoni di JTV:
“Quella contro la Pro Vercelli è stata una partita complicata. Ci hanno messo molta pressione, sono venuti a prenderci alti. La partita non è iniziata bene, abbiamo subito gol dopo due minuti. E quindi ci siamo trovati subito a inseguire. La squadra ha dato prova di grande personalità, ma non è stato sufficiente. Ora dobbiamo prepararci al meglio per la prossima partita. La Lucchese? Sarà una gara difficile, nonostante gli avversari non abbiano una buona classifica. Pensiamo a una gara alla volta. Ogni avversario è difficile da affrontare, il livello comunque è alto. Quindi sarà una partita difficile, ma sono sicuro che possiamo vincere. Il nostro obiettivo sono i tre punti”.
APPRODO IN BIANCONERO: “Sono qui da qualche mese e mi sto trovando molto bene. Era da tre anni che la Juve cercava di farmi venire a Torino. In passato la trattativa non si è potuta concretizzare, ma questo inverno era il momento di fare il grande passo e di venire a giocare in un club grande e storico come la Juventus. Sono contento e speriamo che le cose vadano per il meglio. Sono nato e cresciuto a Nantes, quindi esordire in prima squadra è stato importante per me, ma non era il mio obiettivo finale. Oggi sono alla Juventus e anche qui spero un giorno di poter giocare con la prima squadra”.
IL CALCIO ITALIANO: “Gioco in Serie C che è un campionato professionistico, mentre in Francia giocavo tra i dilettanti. Qui si sfidano squadre forti e competitive. La tattica e la forza fisica si sentono di più, ma i due campionati aiutano i giovani a crescere e questo è importante”.
GIOCATORI A CUI ISPIRA: “Mi piacciono molto Iniesta e Pirlo, lo stile di gioco è simile al mio. Mi piacciono, in generale, i centrocampisti creativi. L’obiettivo, quest’anno, è di provare ad andare in Serie B o almeno a giocare i playoff. Io numero 7 come Cristiano Ronaldo? Ho scelto il numero 7 perché è la data di nascita di mia madre. So che qui alla Juve quel numero lo porta Cristiano. È un numero importante, ma non sento pressioni. Il vero numero 7 è lui, non io”, ha concluso.