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Juventus Women, Bonansea: “In futuro mi vedrei bene come allenatore in seconda”

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Durante una diretta Facebook con MM Coach, l’attaccante della Juventus Women Barbara Bonansea ha deciso di raccontarsi e svelare qualche dettaglio sulla sua vita e sugli inizi nel mondo del calcio.

I miei inizi? L’allenatore di mio fratello è stato in grado di osservare. Non si vedeva spesso una donna giocare a calcio. Io andavo sempre a vedere gli allenamenti e lui mi vedeva sempre di fuori. Un giorno, incuriosito, mi ha detto di entrare. Non era semplice insieme ai maschietti. Grazie a lui ho cominciato a cinque anni. Il talento è innato ma non tutti sono in grado di costruirci qualcosa intorno al talento. A me il talento è cresciuto tanto nel cortile di casa. Le tantissime ore passate in cortile con mio fratello e mio papà hanno fatto crescere il mio talento. Le mamme mi dicevano: “Lei non può giocare con i nostri figli maschi. Sentire quelle frasi mi ha dato forza, mi ha spinto ad arrivare dove sono arrivata oggi. La parte bella del settore giovanile è un allenatore che ci trattava tutti allo stesso modo. Anzi, con me era più carino perché a volte andavo in difficoltà. Se avessi una figlia la porterei a fare ciò che vuole, solo per vederla felice. Il calcio femminile oggi? Sono stati fatti tanti investimenti. È un buon lavoro. Ora tante bambine si allenano in centri sportivi adeguati. Alle bambine farei fare un po’ più di tecnica, è quello che manca a noi donne. Le farei giocare tanto, tanto di più. Sto facendo il corso da allenatrice e sto seguendo una squadra. Io mi vedrei bene come secondo allenatore, non come primo. Sono molto taciturna. Un buon secondo deve saper osservare bene, penso di esserne capace”. 

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