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Gravina: “Non ho intenzione di lasciare il calcio italiano a soggetti che non hanno visione e amore”

Gabriele Gravina sulla sua ricandidatura e il futuro del calcio italiano: un messaggio di pace e responsabilità

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Gabriele Gravina, presidente della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), ha rilasciato una lunga intervista a Il Messaggero Veneto, affrontando temi cruciali per il futuro del calcio italiano, tra cui la sua possibile ricandidatura e le imminenti dimissioni, in vista dell’Assemblea del 4 novembre. Di seguito le sue parole:

Ho preso un impegno, scioglierò questa riserva dopo l’Assemblea per una forma di rispetto verso i delegati. Non voglio che la modifica statutaria possa essere condizionata dalla decisione di una mia candidatura. Poi dirò quello che ho in mente di fare. Non ho intenzione, però, di lasciare in mano il calcio italiano a soggetti che non hanno visione e amore per il calcio. Il calcio deve essere sempre portatore di pace e valori. Non può ritenersi estraneo, per vocazione, a quel che accade nel mondo, ma è strumento di grande socializzazione, ha sempre abbattuto barriere, messo insieme culture diverse, fatto dialogare i popoli: il calcio non deve piegarsi alle logiche della politica, ma è uno degli elementi che genera dialogo tra popoli. Vi ricordate la partita Usa-Iran? Auspichiamo che finisca la guerra e ci sia il rilascio degli ostaggi, segno tangibile nel rispetto della dignità delle persone“.

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