Caso Suarez, salta la deposizione di Andrea Agnelli

La testimonianza prevista oggi dell’ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli, nel processo legato all’esame di italiano sostenuto da Luis Suarez presso l’Università per Stranieri di Perugia, è saltata a causa di un difetto di notifica. Il processo in questione riguarda l’esame ritenuto una “farsa” per la conoscenza della lingua italiana, sostenuto dall’attaccante uruguaiano nel settembre del 2020.

Il Processo e i Testimoni

Agnelli era stato indicato come testimone dai pubblici ministeri, insieme all’ex direttore sportivo bianconero Federico Cherubini, presente in aula oggi. Gli imputati sono i vertici dell’Università per Stranieri dell’epoca, tra cui la ex rettrice Giuliana Grego Bolli.

L’indagine, che ha sollevato numerosi interrogativi sulla regolarità dell’esame di Suarez, ha portato alla luce possibili irregolarità nelle procedure. Il calciatore, all’epoca in procinto di trasferirsi alla Juventus, sostenne l’esame come parte del processo per ottenere la cittadinanza italiana, requisito necessario per il trasferimento.

Dichiarazioni di Andrea Agnelli

Andrea Agnelli era stato già ascoltato durante le indagini dalla Procura di Perugia. L’ex presidente della Juventus dichiarò di aver appreso dell’interesse di Suarez per la Juventus tramite un SMS e che questa informazione gli fu comunicata dall’allora vicepresidente Pavel Nedved. Agnelli spiegò inoltre di aver saputo dell’esame di italiano sostenuto dal calciatore “solo attraverso i giornali”.

Il caso, che ha attirato l’attenzione mediatica, riguarda le accuse secondo cui l’esame di lingua sarebbe stato appositamente facilitato per garantire il superamento da parte di Suarez.

Il processo continua a Perugia, con gli occhi puntati sulla testimonianza dei protagonisti chiave e sugli sviluppi relativi all’accusa di esame “farsa”. Restano da chiarire le responsabilità all’interno dell’Università per Stranieri e il ruolo effettivo dei dirigenti della Juventus nella vicenda.