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Di Gregorio: “Dopo aver parlato con Giuntoli non ho pensato ad altro. Il mister non chiede cose strane”

In diretta la conferenza stampa di presentazione del portiere della Juventus Michele Di Gregorio. Le parole

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Di Gregorio Giuntoli

Presso la sala stampa dell’Allianz Stadium, la conferenza stampa di presentazione del portiere Michele Di Gregorio. Diretta testuale con aggiornamenti a partire dalla ore 14:00. Le parole del portiere:

“Buongiorno a tutti. Ci tenevo, prima di iniziare, a ringraziare il Monza. Colgo l’occasione per fare gli auguri a Galliani per i suoi 80 anni”.

Come stai vivendo questi giorni?
“Le sensazioni sono quelle del primo giorno. Tutto davvero bellissimo. Poi ho avuto modo di provare e vedere le strutture ed è tutto veramente stupendo”.

Cosa ti ha spinto a venire alla Juventus?
“Quando è finito il campionato ho parlato con il direttore Giuntoli e non ho pensato più a nessuna squadra. Ho dato la mia parola e l’ho mantenuta”.

Dove vorresti collocarti tra i portiere della Juve?
“Vorrei lasciare qualcosa come hanno fatto gli altri grandi portieri della Juventus. Forse per struttura ricordo un po’ Peruzzi”.

Pensi anche alla nazionale italiana?
“L’obiettivo è quello di dare il massimo e togliermi delle soddisfazioni. Sicuramente la nazionale è un obiettivo e lasciare il segno alla Juve è un obiettivo. So che sono nel posto giusto”.

Cosa ti chiede maggiormente il mister?
“Sicuramente il mister non ci chiede cose strane, ma solo di partecipare alla manovra e avere personalità. Tutti noi vogliamo essere utili e fare quello che vuole il mister”.

Sente la pressione di sostituire Szczesny?
“Quando vieni qua sai che ci saranno delle pressioni, ma è la cosa bella dello sport. Questo mi spinge a migliorarmi”.

Buffon ti ha dato qualche consiglio?
“Non ci siamo sentiti, ma le sue parole mi fanno piacere e mi rendono orgoglioso”.

Il tuo idolo da bambino?
“La premiazione è stato un giorno bellissimo e l’ovazione mi ha fatto molto piacere, ma solo dopo il campionato ho parlato con il direttore Giuntoli. Non ho avuto un solo idolo, tra i tanti Buffon e Handanovic”.

Quanto ti senti distante dai migliori al mondo?
“La prova del 9 è quella del campo. Io sto lavorando al massimo per farmi trovare pronto e poi tireremo le somme”.

Pesa veramente la maglia della Juve?
“Si pesa, perchè c’è una storia e c’è ambizione. È giusto che ci sia tutto questo ed è giusto sentire la pressione per cercare di spingerci al massimo e fare il nostro meglio”.

Avete parlato degli obiettivi di squadra?
“No non abbiamo parlato, però sappiamo tutti che vogliamo fare il massimo per noi stessi e per gruppo. Solo così possiamo toglierci delle soddisfazioni”.

— TERMINA QUI LA CONFERENZA STAMPA —

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