SERIE A
Moggi: “Gravina non sa guidare il calcio italiano, Spalletti non ha colpe…”
Luciano Moggi critica Gravina per la gestione del calcio italiano e difende Spalletti. Sostiene che l’abolizione del decreto crescita possa migliorare il campionato.
Luciano Moggi, ex dirigente di Juventus, Roma, Napoli, Lazio e Torino, è intervenuto ai microfoni di Elleradio durante la trasmissione “Tutto il mio calcio e non solo”, condotta dal direttore Ezio Luzzi. Moggi ha espresso forti critiche sulla gestione del calcio italiano da parte del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, dopo la deludente prestazione della Nazionale italiana a Euro 2024. Di seguito riportate le dichiarazioni riprese da Tuttojuve:
Moggi ha dichiarato: “Abbiamo un presidente che non sa guidare il calcio italiano. Basterebbe un provvedimento della Federazione per far giocare i talenti in Italia, farli crescere e contribuire alla Nazionale. Prendete il caso Calafiori: è dovuto andare a giocare in Svizzera e ora dal Bologna andrà all’Arsenal in Premier League. Questo è il male del calcio italiano. Gravina non è una guida giusta. È stato furbo: sentendosi in pericolo, ha anticipato la scadenza del suo mandato dal marzo 2025 per terminare le discussioni su di lui e avere il tempo necessario per accordarsi con la Lega Nazionale Dilettanti, il cui voto è spesso decisivo per la presidenza della FIGC“.
Riguardo all’attuale CT della Nazionale, Moggi ha aggiunto: “Spalletti ha scelto i migliori giocatori del nostro campionato, che è comunque il terzo o quarto d’Europa in termini di qualità. La colpa non è sua, ma del presidente. Un nuovo allenatore potrebbe arrivare solo con un nuovo presidente; per ora penso che Spalletti rimarrà“.
Moggi ha anche commentato la recente abolizione del decreto crescita, sottolineando che: “Probabilmente qualcuno nel governo ha capito che qualcosa non funzionava e ha abolito questo decreto, quindi i giocatori stranieri torneranno a costare quanto quelli italiani. Questo potrebbe migliorare il nostro campionato“.