PRIMA SQUADRA
Juventus spiata: “Volevano colpire la società”
Spionaggio a caccia di scheletri negli armadi in casa Juventus. L’inchiesta di Perugia è nata da un dossieraggio abusivo. Il Corriere dello Sport oggi ripercorre le quattro tappe principali: l’esame di italiano sostenuto dall’attaccante uruguaiano Luis Suarez all’Unversità di Perugia; l’adesione del presidente Andrea Agnelli alla Superlega; il ritorno in panchina dell’allenatore Massimiliano Allegri; la cessione di Cristiano Ronaldo. Il sospetto degli inquirenti è che ci sia stato un piano per creare danno alla gestione Agnelli, magari per farla saltare.
I conti correnti di Andrea Agnelli furono setacciati il 19 aprile 2021, la mattina successiva allo strappo notturno della Juventus (e non solo) sulla Superlega. Qualcuno aveva evidentemente intenzione di colpire l’ex presidente, mettendolo in difficoltà nel momento in cui veniva considerato a capo dei ribelli. Il 7 giugno toccò ad Allegri e anche qui la tempistica non sembra casuale: era passata poco più di una settimana dall’annuncio del ritorno in bianconero e nel frattempo iniziavano a serpeggiare le prime illazioni su ipotetici pagamenti all’estero riconducibili al gioco online.
Poche ore dopo la stessa mano entrò illegalmente, secondo i magistrati, nel profilo di Cristiano Ronaldo: l’attaccante portoghese stava preparando gli Europei e, secondo quanto sarebbe emerso soltanto più avanti, in quella data aveva già espresso la sua volontà di lasciare la Juventus. Le verifiche sul suo conto, nelle ipotesi investigative, sarebbero nate per far saltare una cessione salvifica per i conti in sofferenza del club bianconero.