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Montero: “La Juve per me è come la nazione uruguaiana”

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Paolo Montero, attuale tecnico della Juve Under 19, ma con un glorioso passato da giocatore, sempre in bianconero, si è raccontato nel documentario creato da Juventus Creator Lab “Plantar una semilla” .

Un estratto delle sue parole: “Sono ansioso voglio tutto subito. Se mi sveglio male sono insopportabile. Quel gruppo lì della Juve era spettacolare per tutto quello che si era creato a livello umano. ma rappresentava il senso di appartenenza è il senso di appartenenza e ovvio che ce l’hai per la maglietta che indossi ma soprattutto devi averlo per i tuoi compagni. Io dico sempre ai miei figli bisogna avere Far Play nella vita, ma il calcio è un gioco e quando tu giochi a carte non giochi così, giochi con una maschera e dici bugie e cerchi di vincere. Io l’ho interpretato così”.

E poi ancora: “Arrivare qua dopo 17 anni come dico allo staff scherzando per me entrare a Vinovo e terapia la Juve per me è come la nazione uruguaiana, è sentimento. Fai di tutto per la maglietta ed è quello che cerco un po’ di trasmettere ovvero che la maglia e Vinovo sono a casa tua per cui quando arriva un avversario casa mia non si tocca e la maglia è sacra“.

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