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Allegri: “Nessun ribaltone tattico. La squadra verrà rinforzata. Chiesa e Yildiz insieme…”

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Allegri conferenza

La Juventus, dopo le ultime prestazioni deludenti, è ospite del Verona per cercare il riscatto nella 25esima giornata del campionato di Serie A Tim. Dalle 11:30, Max Allegri presenta la sfida in conferenza stampa.

Su quale aspetto vi siete focalizzati in settimana?
“Aver fatto un punto in 3 partite rappresenta un momento non bello. A Verona sarà una partita difficile, Baroni sta facendo un ottimo lavoro. Bisogna fare una bella partita, avere un atteggiamento migliore come attenzione dei dettagli”.

Dobbiamo aspettarci un ribaltone tattico come sette anni fa?
“Continueremo così perché non sono3 risultati negativi che possono cambiare l’andamento della stagione, quell’anno lì avevamo quattro punti di vantaggio e c’era bisogno di cambiare. Con Udinese e Inter non sono state brutte prestazioni, vanno in linea con quelle delle altre partite. Abbiamo pagato nei dettagli che hanno fatto la differenza, bisogna avere maggiore attenzione nella cura dei particolari”.

Domani torna la coppia Chiesa-Vlahovic?
Devo valutare, Federico sta venendo da un periodo nell’ultimo mese e mezzo con allenamenti e non allenamenti. Sarà molto importante per in finale di stagione, domani avrò 4 attaccanti, aspettiamo Kean che sta lavorando”.

Sono 1000 giorni che la Juve non vince un trofeo. Cosa ne pensa e quanto manca secondo lei al prossimo trofeo?
“Non è frustrante… sono stato fortunato ad avere squadre importanti che mi hanno regalato questi trofei. Quando chiudi dei cicli e ne apri altri. Le cose cambiano a seconda del punto di vista, dai un valore o un altro. E’ vero che sono 3 anni che non vinciamo. C’è la Coppa Italia, non ci hanno fatto giocare la Champions non per demeriti della squadra ma per altre problematiche. La società, da quando sono tornato, ha chiesto determinate cose e le stiamo portando avanti con i nuovi dirigenti. Al netto di ciò, la Juventus dal 2011 non è mai rimasta fuori dalla Champions, parlando di risultati sportivi. Sembra roba da poco quando ristrutturi. Ci sono state anche squadre con 6-7 anni senza Champions. Non è scontato. La Juve era abituata a vincere trofei, quando non vinci non è frustrante, ma devi fare qualcosa in più per tornare a vincere e ci sono pure gli avversari. Ma si è sempre garantita la Champions, che è un buon obiettivo. Al momento non ci siamo ancora, mancano tanti punti, bisogna tornare a farne”.

Che Juventus potrà essere in futuro con questi giocatori giovani?
“Va fatto un passo alla volta, finiamo al meglio quest’annata. Le prestazioni non sono state tanto diverso, abbiamo vinto delle partite all’ultimo minuto e ci sono momenti in cui le cose possono andare al contrario. La Juventus ha una squadra con giocatori molto giovani e ha dei dirigenti che rinforzeranno sicuramente la squadra anche perché probabilmente ci saranno più partite da giocare”.

La squadra ha meno attenzione alla fase difensiva? Non vede l’ora di chiudere il discorso Champions per poter parlare del suo futuro?
“Per quanto riguarda il mio futuro ho ancora un anno di contratto, stiamo lavorando bene quest’anno. Sulla difesa quando le cose vanno bene c’è un abbassamento dell’attenzione, il primo responsabile sono io che non ho fatto tenere alta l’attenzione”.

A questa squadra manca qualcosa in fase di costruzione?
“Strigliate non ne servono in questi momenti, con l’Udinese abbiamo avuto occasioni per fare gol ma non ne abbiamo fatti. Noi che siamo dentro analizziamo la prestazione senza farci travolgere dagli eventi, nel dettaglio della palla inattiva abbiamo sbagliato e siamo stati puniti. Magari in un altro momento la palla sarebbe andata fuori”.

Chiesa e Yildiz possono giocare insieme?
“Stiamo lavorando tutti i giorni, più giocatori di qualità riuscirò a mettere in campo e meglio è. Però poi c’è un equilibrio da mantenere, il calcio non è un’equazione matematica. Va valutato il momento, la condizione dei giocatori”.

Che tasti ha toccato in settimana?
“In questo momento più parliamo e meno facciamo. Ora c’è da fare, fare risultato domani è impegnativo. Abbiamo analizzato le ultime partite e ho detto loro che bisogna avere più attenzione nei dettagli. Dobbiamo metterci al pari degli altri, correre più degli altri e poi abbiamo le qualità per venire fuori”.

Alcaraz che giocatore è? Djaló come sta?
Alcaraz è un giocatore bravo che sta crescendo, lunedì non l’ho fatto entrare perché avevamo bisogno di altro. Tiago viene da infortunio, ha ripreso a lavorare bene con la squadra e magari avrà possibilità di mettersi a disposizione”.

Le piacerebbe sfidare Conte l’anno prossimo?
“Non so dove andrà ad allenare, è un grande allenatore che ha fatto ottime cose dove ha lavorato. Per noi la cosa più importante è arrivare in fondo alla stagione, centrare la Champions, poi abbiamo una bella semifinale con la Lazio. Abbiamo tre mesi davanti da vivere con grande passione ed entusiasmo”.

— TERMINA QUI LA CONFERENZA STAMPA —

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