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PRIMA SQUADRA

Allegri in conferenza: “La Juve non giocava da anni per il primato, test importante. Se qualcuno pensa che si debba vincere lo scudetto…”

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Massimiliano Allegri commenta in conferenza stampa la sconfitta della Juve per 1-0 nella gara contro l’Inter.

Si porta qualcosa di positivo da questa serata?
È stata una partita difficile, lo sapevamo, contro una squadra forte come l’Inter, che merita il primo posto che ha in classifica. Test importante per il nostro percorso di crescita, basta vedere il secondo tempo: potevamo prendere il 2-0 o fare l’1-1, c’è mancata un po’ di lucidità contro una squadra di grande tecnica. Nel primo tempo abbiamo rischiato su un contropiede di Thuram e abbiamo avuto un’occasione con Vlahovic. Si può migliorare, ma è stata una settimana complicata: dobbiamo lavorare con serenità per tornare alla vittoria contro l’Udinese. Il nostro obiettivo è tornare nelle prime quattro: abbiamo un po’ di vantaggio e questa sconfitta non deve cambiare niente nel nostro percorso”.

Un giudizio sulla partita di Vlahovic, sembrava nervoso:
“Ha fatto una buona partita, come tutta la squadra. La Juve non giocava da tre anni una partita per il primato. Stasera l’ha fatto, con dei giocatori bravi che fra tre anni faranno parlare di sé. Devono stare sereni, continuare a lavorare, soprattutto perché abbiamo un obiettivo da raggiungere, quello che è rientrare nei primi quattro posti”.

Cosa ha detto ai suoi ragazzi a fine partita?
“Solo che è stata una settimana dove abbiamo pareggiato con l’Empoli in modo rocambolesco, tra l’espulsione di Milik e un gol preso in mezzo alle gambe. Nel calcio succede. Stasera sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, che non avrebbe deciso il campionato. Dobbiamo migliorare, ma nessuno si aspettava la Juventus a 53 punti e a contatto con l’Inter. Se qualcuno pensa che la Juventus quest’anno dovesse vincere il campionato, sicuramente hanno più capacità di me nel leggere il percorso di una squadra”.

Cosa avrebbe potuto fare di più la sua Juve? Cos’ha detto a Yildiz?
“Io faccio fatica a spiegare le cose. Era normale per Yildiz, ha fatto sette partite nella Juventus e deve fare il suo percorso di crescita. Si passa dalle stelle alle stalle in un attimo. Stasera è entrato Alcaraz, con voglia e piglio. Chi era in campo ha fatto bene: ai ragazzi non devo rimproverare nulla. È un percorso che stiamo facendo, che la Juventus deve fare, per tornare a giocare la Champions, che quest’anno è una competizione che ci è mancata”.

Si aspettava questa partita?
“L’Inter ha fatto una partita aggressiva, ma nel primo tempo non ci sono state grandi occasioni, è stata abbastanza bloccata. Poi è arrivato il gol e nel secondo tempo si è spaccata: non scordiamo che loro hanno qualità straordinaria, anche sotto pressione sono molto bravi”.

Quanto tempo servirà alla Juve per poter dire dobbiamo vincere la scudetto?
“Non lo so, è un percorso di crescita. Siamo secondi, godiamoci il secondo posto: l’Inter non è stata costruita quest’anno, ma da tempo. È un percorso iniziato con Conte ed è la normalità: la Juventus, nelle difficoltà legate all’aver cambiato 15 giocatori da quando sono arrivato io, dei quali una decina dal 2000 in poi. È un percorso che va fatto, in totale serenità. Piaccia o non piaccia, sono dati di fatto. La società lo sa, poi sappiamo cosa è successo l’anno scorso. Dobbiamo continuare bene, c’è un gruppo coeso che è uscito dal campo arrabbiato perché voleva fare risultato e non c’è riuscito”.

Fonte: TMW

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