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La Juventus apre le porte agli arabi: giovani e affari. Tutto sul progetto

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scanavino ferrero

La Juventus Primavera di Montero affronterà all’Allianz Stadium di Torino i parigrado sauditi dei Future Falcons a porte chiuse domani alle 12. Una sfida che fa parte della “Al Abtal International Friendly Cup” in cui la formazione giovanile bianconera ospiterà per la prima volta il team dei talenti arabi dopo essersi recata lo scorso fine ottobre nel loro centro sportivo di Salou (vicino a Tarragona, in Catalogna) dove ha pareggiato 2-2 con l’Almería e perso 1-4 contro lo Slavia Praga.

Il club torinese volge sempre uno sguardo interessato verso le nuove frontiere del calcio (l’Arabia Saudita si è aggiudicata come noto l’organizzazione dei Mondiali ’34) e in particolare al progetto dei “Future Falcons”. Sostenuta dal Ministero dello Sport di Riyad, quest’idea innovativa si è concretizzata grazie alla sagacia del brillante dg Ghassan Felemban e all’abilità del dt croato Romeo Jozak, formatore e scopritore di talenti, esperienze sia nel settore giovanile poi come dt della Croazia e ds della Dinamo Zagabria con passaggi da allenatore all’estero anche in LibiaPoloniaKuwait.

Secondo quanto afferma Tuttosport, la scorsa settimana Federico Cherubini, a margine del “World Football Summit Asia” si è incontrato a Gedda con i vertici dei Future Falcons rafforzando il “fil rouge” concretizzatosi lo scorso 3 novembre alla Continassa con la firma di un accordo di collaborazione fra la società bianconera e la Federcalcio saudita. Non è da escludere a priori che un programma analogo sui giovani arabi possa avere per sede anche una località italiana.

Fra l’altro la Juve cerca un nuovo sponsor che sostituirà il marchio Jeep dalla prossima stagione: si valutano offerte anche dall’aerea mediorientale. Lo scopo della convenzione bilaterale è quello di sviluppare le eccellenze calcistiche dei nuovi talenti. Un passo che punta alla crescita dei giovani bianconeri e a quella Future Falcons nel quadro di un progetto ancora più ampio che parte dall’ambizioso “Vision 2030” voluto dal principe ereditario Mohammad bin Salman al Saud.

La partnership prevede anche numerose collaborazioni quali programmi di formazione per il personale tecnico e amministrativo, supporto agli staff tecnici e medici, accesso alle strutture della Juventus o la presenza di osservatori e allenatori bianconeri alle partite e alle sessioni di allenamento dei Future Falcons.

Fonte: Tuttosport

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