PRIMA SQUADRA
Andrea Agnelli vende a John Elkann il 3% della Giovanni Agnelli BV: scenari e valore quote
Cambiano gli assetti della Giovanni Agnelli BV, la società a capo dell’impero nato intorno alla vecchia Fiat e oggi a capo di giganti industriali come Ferrari, Stellantis e Cnh. John Elkann e la sua Dicembre sono saliti a un soffio dal 40% della scatola olandese a fronte di una importante discesa di Andrea Agnelli, che da secondo azionista della cassaforte di famiglia con quasi il 12%, è sceso sotto la soglia del 9%. A darne la notizia è Il Sole 24 Ore.
La prima importante novità nella Giovanni Agnelli BV è il rafforzamento di John Elkann e della Dicembre. Il controllo della Dicembre sulla società olandese era al 36% nel 2016 e ora è passato al 39,7%. Una quota rilevante che permette ad Elkann di avere una posizione unica come singolo azionista sul veicolo di Amsterdam a cui fa capo il 53% di Exor e l’80% dei diritti di voto.
Per incrementare la sua quota, la Dicembre ha comprato dagli eredi di Umberto Agnelli. A inizio 2023 la quota nelle mani di Andrea era dell’11,85%, un pacchetto che faceva del cugino di John Elkann il secondo azionista della cassaforte di famiglia. Oggi, il peso del ramo è sceso all’8,9%. Dunque, Andrea Agnelli ha fatto cassa per il 2,95%, azioni che sono state ricomprate dalla Dicembre.
Secondo quanto ricostruito da Il Sole 24 Ore la valutazione della Giovanni Agnelli BV “interna” è intorno ai 10 miliardi di euro. Questo significa che il pacchetto del 3% venduto da Andrea a John vale 300 milioni. E il 40% nelle mani della Dicembre ha un valore di 4 miliardi di euro. Negli ambienti vicini ad Andrea Agnelli, interpellati dal quotidiano, si assicura però che “non ci saranno altre discese nel capitale della società olandese“.