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Gazzetta – Juventus, l’indice di liquidità blocca il mercato

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elkann giuntoli ferrero

C’è lo spettro dell’indice di liquidità che incombe sul mercato invernale della Juventus. Il parametro in questione mette a rapporto attività e passività correnti e consente di verificare la capacità di una società di far fronte agli impegni finanziari per la durata di 12 mesi. Si sommano le poste attive come le disponibilità liquide, i crediti verso clienti e altri club, i crediti tributari; nel denominatore ci vanno le poste passive come debiti finanziari di qualsiasi natura, debiti verso fornitori e altri club, debiti fiscali e contributivi. Per l’attuale stagione il valore minimo del rapporto è stato fissato a 0,6. Argomento approfondito quest’oggi da gazzetta.it.

A pesare il bond da 175 milioni in scadenza a febbraio (che non verrà rinnovato) e le rate da pagare per gli acquisti delle campagne precedenti (oltre 80 milioni la quota corrente). Ma è possibile ripianare la carenza finanziaria dell’indicatore di liquidità attraverso un “incremento di mezzi propri”, e cioè versamenti di capitale o finanziamenti infruttiferi dei soci.

La Juve ha appena varato una nuova ricapitalizzazione da 200 milioni, la terza in quattro anni, che verrà realizzata nel primo quadrimestre del 2024. Exor, l’azionista di riferimento, il 27 ottobre ha già versato 80 milioni in conto futuro aumento di capitale annunciando che ne inietterà altri 48 entro il 31 dicembre. Questi 128 milioni, tuttavia, non basteranno per ristabilire l’indicatore di liquidità nella misura minima. Bisognerà aspettare il completamento dell’aumento di capitale e l’estinzione del bond per riportare il famigerato rapporto sopra la soglia richiesta dalla Figc: ciò emergerà presumibilmente nel prospetto contabile al 31 marzo 2024, propedeutico alla finestra di mercato dell’estate.

La soluzione per gennaio, secondo la rosea, sarebbe il piazzamento di qualche giocatore in uscita sul mercato, che darebbe la liquidità per comprare.

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