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L’ammissione agli inquirenti: “Ho fatto puntate su partite di calcio”. Fagioli s’è trovato in mezzo a un’indagine

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Fagioli

Il Corriere della Sera riporta l’ammissione, nella sostanza, di Nicolò Fagioli: “Ho fatto puntate su partite di calcio“. Questo il centrocampista della Juventus avrebbe confidato agli investigatori della Squadra mobile di Torino che, coordinati dal pubblico ministero Manuela Pedrotta, erano (e sono) sulle tracce di un giro di scommesse illegali, attraverso piattaforme on line.

In ballo c’è il comma 1 dell’articolo 24 che comporta “per i soggetti dell’ordinamento federale, per i dirigenti, per i soci e per i dirigenti delle società la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a tre anni e dell’ammenda non inferiore ad euro 25.000”.

La Procura sta ricostruendo l’attivitàche pare di qualche anno, di Fagioli su questi siti. Posizione che ovviamente diventerebbe ancora più complicata per il bianconero qualora venissero fuori delle ‘giocate’ anche sulla squadra per la quale è tesserato.

La difesa di Fagioli potrebbe puntare su una presunta ludopatia visto già nelle giovanili era attratto dal gioco e dal poker: questo potrebbe alleggerire un po’ la pena ma non è scontata come situazione. A suo favore andrebbe anche il fatto che ha scelto di autodenunciarsi.

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