PRIMA SQUADRA
La Juventus ha un problema di personalità, con il Lecce subito un test decisivo
La gara con la Lazio aveva mostrato una Juventus attenta, aggressiva e capace di dominare un avversario molto ostico come può essere una squadra allenata dal tecnico Maurizio Sarri. All’improvviso però è arrivato uno scivolone che nessuno si sarebbe aspettato. Il 4-2 maturato a Reggio Emilia contro il Sassuolo evidenzia un problema serio che va oltre al gioco: una preoccupante pochezza di personalità.
Mai la sensazione di poter ribaltare la sfida
Il gol di Laurientè, facilitato da un Szczęsny versione Paperissima Sprint, ha dato il via ad un festival dell’horror generale nella sfida del Mapei Stadium. Errori, autogol, passaggi a vuoto sono solo alcuni degli aspetti venuti fuori da questa partita. Semmai, il dato più preoccupante è stata la mancanza di personalità. I bianconeri non hanno mai dato l’impressione di prendere in mano le redini della sfida e di poterla ribaltare.
Al contrario, Madama si è fatta trascinare dalle giocate dei neroverdi, cadendo nella trappola di Dionisi. Più volte durante il match diversi giocatori chiamavano movimenti senza palla per gli inserimenti, così come più volte si invitava la linea difensiva ad alzarsi. Queste chiamate sono state rispedite al mittente, con tanto di sbuffi da parte di qualche giocatore. Quella che doveva essere una gara di routine si è poi trasformata in una bocciatura. La Juventus deve ritrovare quella personalità che l’hanno fatta grande perché la partita contro i neroverdi ha fatto cadere la maschera. Se la Juventus passa in svantaggio non è in grado di recuperare la partita. Contro il Bologna si era già intravisto questo aspetto. Il pareggio è arrivato, ma dopo la rete di Vlahovic non ci sono state occasioni.
Il Lecce per ripartire subito
Ed eccoci dunque allo strano big match che andrà in scena martedì 25 sera presso l’Allianz Stadium di Torino. Arriva il Lecce grande sorpresa del campionato, trascinato dai volti nuovi Kristovic e Almiquist, corvinate allo stato puro. Obbiettivo? Dimenticare la caduta rovinosa contro il Sassuolo e ripartire subito. Occhio però ai salentini, in questo momento i salentini danno la sensazione di poter fare del male a tutti.
Ergo, questo impegno sarà una piccola prova mentale per valutare la caratura della Juventus. Negli anni passati i bianconeri rialzavano subito la china dopo una débâcle e adesso sono chiamati a rispondere presente. Qualcuno dirà “mancano dei leader”. Vero, la vecchia guardia è andata via, ma è la ruota del tempo che compie semplicemente il suo dovere. A dire il vero un leader c’è già e si chiama Federico Chiesa, l’unico a metterci la fascia sul campo nella sfida contro il Sassuolo.
Ultimo aspetto: vincere per evitare di cadere in quei loop mentali della scorsa stagione, condita da mediocrità e scelte sbagliate.